Ancona-Osimo

Marche, sul dissesto idrogeologico Italia Viva chiede «più fatti e meno slogan»

Fabiola Caprari, coordinatrice regionale, richiama l'attenzione del Governo ma anche quello della Regione: «Ripristinare unità Italia Sicura»

Fabiola Caprari

ANCONA – Italia Viva Marche con una nota della coordinatrice regionale Fabiola Caprari esprime «piena solidarietà alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dai catastrofici eventi dei giorni scorsi, in particolare alle famiglie delle vittime e ai numerosi sindaci coinvolti nell’emergenza venutasi a creare con le esondazioni di tanti corsi d’acqua. Sono momenti di dolore che richiedono una forte riflessione e capacità di proposta da parte della politica. Urge una decisione immediata del governo per tutelare la sicurezza dei cittadini e contrastare il dissesto idrogeologico, soprattutto con mirate opere di prevenzione. Oltre a stanziare subito le risorse per l’emergenza, è necessario che il governo nazionale ripristini subito l’unità tecnica di missione «Italia sicura», una struttura tecnica fondamentale voluta dall’allora Governo Renzi ma improvvidamente soppressa dal Governo Conte allora sostenuto da Lega e M5S».

Sul tema prosegue Fabiola Caprari, richiamando l’attenzione del Governo sulle decisioni da prendere: «E’ ora che la Presidente del Consiglio dimostri che il dissesto idrogeologico è effettivamente una priorità per il Paese: il tempo degli slogan è finito, occorrono fatti concreti. Gli otto miliardi e mezzo di euro ereditati dal Governo Draghi per la mitigazione del rischio sui territori dissestati possono essere utilizzati subito per realizzare opere urgenti, come argini, invasi, casse di laminazione, canalizzazioni». Poi sposta l’attenzione sulla situazione della regione: «Anche nelle Marche occorrono interventi urgenti a partire, in particolare, dal Senigalliese fino a quelli dell’entroterra maceratese dove di ritardo in ritardo nella realizzazione delle opere il governo regionale di Acquaroli lascia a rischio interi Comuni ogni volta che piove! Eppure è noto che i tredici principali fiumi delle Marche sono tutti potenzialmente a rischio esondazione sia a causa di lavori di manutenzione non eseguiti o fatti male sia per la cementificazione e la crisi climatica. L’alibi dei ritardi “di chi c’era prima” non regge più dopo tre anni di governo e di fronte al nulla di questi ultimi. Italia Viva Marche si schiera a fianco dei tanti sindaci che chiedono risposte adeguate che invece la “filiera” della destra non riesce a dare. Servono una programmazione attenta e un’adeguata capacità di spesa che siano contenuti in una strategia di intervento complessiva, servono più fatti e meno slogan».

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