Ancona-Osimo

Marche, cresce l’export nei primi sei mesi del 2023

Cardinali di Confindustria Marche: «Dati ancora positivi grazie ai prodotti farmaceutici»

Da Pixabay-Pexels

Le Marche risultano tra le regioni più dinamiche con una variazione delle esportazioni del 18,2% rispetto al primo semestre del 2022. Questo è quanto emerge dai dati resi noti oggi dall’Istat relativi ai primi sei mesi del 2023. La regione risulta tra quelle che hanno fornito i contribuiti maggiori alla crescita su base annua dell’export nazionale sia per mercato di sbocco, grazie all’aumento delle vendite verso la Cina (+1.875,8%), sia per settore di attività, grazie all’incremento registrato dagli articoli farmaceutici (+51,3%).

A livello nazionale, malgrado la dinamica negativa registrata nel secondo trimestre 2023, nel complesso dei primi sei mesi, le esportazioni di beni in valore sono cresciute del 4,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Al netto della variazione del comparto farmaceutico, il risultato delle esportazioni delle Marche appare stabile rispetto allo stesso periodo del 2022 (-0,1%) e inferiore alla media nazionale.

Il peso dell’export della regione sul totale nazionale è salito dal 3,4% al 3,8%; la crescita ha riguardato solo le vendite verso i Paesi extra Ue (+52,9%) mentre in flessione sono risultate quelle verso i Paesi UE (-11,1%).

«Ancora un risultato positivo soprattutto grazie al comparto farmaceutico – ha commentato il presidente di Confindustria Marche Roberto Cardinali –, sintesi tuttavia di andamenti differenziati tra i principali settori di specializzazione della regione e di un rallentamento per alcuni di essi. L’incremento in valore delle esportazioni inoltre, come registrato nella media nazionale, nasconde anche una riduzione dei volumi esportati. Tutto ciò ci preoccupa e ci stimola a supportare sempre di più e meglio l’intero sistema produttivo affinché mantenga e accresca la propria presenza sui mercati internazionali».

Scendendo nel dettaglio dei dati regionali, l’export del comparto farmaceutico, che rappresenta oltre il 45% del totale delle esportazioni regionali, continua a crescere anche se in maniera più moderata dei trimestri precedenti (+51,3%). In aumento anche le esportazioni di macchinari ed apparecchi (+3,5%), di pelli e calzature (+14,8%), di mobili (+4,5%), di articoli di abbigliamento (+19,8%), di sostanze e prodotti chimici (+6,1%), di prodotti alimentari e bevande (+6,2%), di computer e apparecchi elettronici (+16,7%), di prodotti tessili (+4,8%). In flessione invece le esportazioni di metalli e prodotti in metallo (-12,5%), di apparecchi elettrici (-5,1%), di altri mezzi di trasporto (-4,4%), di articoli in gomma e materie plastiche (-9,8%), di carta e prodotti di carta (-4,1%), di prodotti petroliferi (-37,6%), di legno e prodotti in legno (-3,2%).

A livello provinciale si registra l’aumento delle esportazioni nelle province di Ascoli Piceno (+44,9%), Macerata (+6,8%), Fermo (+12,8%). In flessione, invece, le vendite all’estero delle province di Pesaro Urbino (-3,7%) e Ancona (-2,4%).

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