Ancona-Osimo

Contagi in salita anche nelle Marche, Giacometti: «Ci sarà aumento ricoveri, ma meno grave. I vaccini funzionano»

L'infettivologo di Torrette fa il punto sulla pandemia e sottolinea il fatto che i ricoveri non stanno salendo nonostante l'incremento dell'incidenza dei casi positivi, per effetto dei vaccini

Andrea Giacometti, primario Clinica di Malattie Infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona

ANCONA – «Il fatto che aumentino i contagi ma non i ricoveri, almeno per ora, è simile a quanto sta avvenendo in Inghilterra ed in Spagna: lì la curva epidemica dei contagi è in netta salita, praticamente sovrapponibile a quella della seconda ondata, però i ricoveri restano più o meno stabili». L’infettivologo Andrea Giacometti, commenta così l’incremento dell’incidenza dei nuovi contagi nelle Marche che si sta registrando nelle ultime settimane.

Un trend che rispecchia quello nazionale. A spingere in alto la curva del contagio è la variante Delta che si sta diffondendo nel Paese e che via via soppianterà la cosiddetta Inglese, che a sua volta era divenuta dominante prendendo il sopravvento sui ceppi virali presenti in precedenza. Il timore è che al salire della curva epidemiologica possa corrispondere un incremento anche dei ricoveri, ma l’elemento positivo è rappresentato dai vaccini contro il covid, grazie ai quali è stata messa in sicurezza la fascia della popolazione che ha pagato il prezzo più alto della pandemia in termini di gravità della malattia e morti, ovvero gli over 70.

E Giacometti fa notare proprio il riscontro positivo sull’efficacia dei vaccini, un elemento che scaturisce dal tasso di occupazione delle terapia intensive e dei reparti di area non critica degli ospedali delle Marche, entrambi all’1%.  «Significa che il vaccino protegge e rende l’infezione qualcosa di simile ad una sindrome influenzale o ad un raffreddore, almeno dopo la seconda dose di vaccino», spiega il primario di Malattie Infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona, Giacometti.

«Purtroppo non è sempre così e accade che qualcuno abbia bisogno del ricovero – prosegue -, del resto questo succede anche con la vera influenza, che, ricordiamocelo, fino al 2019 ha provocato 6.000-8.000 morti all’anno.
Certo, di fronte a una malattia come il Covid-19 che ora sembra meno grave è difficile convincere i dubbiosi a farsi vaccinare, però ricordiamo il recente monito dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità, ndr): se non ostacoliamo la moltiplicazione del virus potrebbero comparire altre varianti più pericolose. Quindi siamo ancora alla solita questione del comportamento sociale ed altruistico che spesso passa in secondo piano in mezzo alla massa di informazioni contrastanti».

Facendo una previsione sull’andamento nelle prossime settimane, l’infettivologo spiega che «sono sicuro che ci sarà un aumento dei contagi. A questo conseguirà certamente un aumento dei ricoveri, tuttavia tale incremento sarà meno grave di quanto è accaduto con le ondate precedenti. Quindi spero che i reparti di Malattie Infettive e di Rianimazione siano sufficienti a supportare le necessità della nostra Regione».

Intanto è dibattito acceso sulla possibilità di adottare anche in Italia il green pass modello Macron, ovvero per accedere a ristoranti, bar e per i trasporti a lunga percorrenza (treni, aerei e pulmann), un tema sul quale politica e associazioni di categoria si dividono. Anche secondo Giacometti l’impiego del green pass è «eccessivo» e si dice convinto che «arriveremo ad un compromesso “all’italiana”, più realistico ed accettabile».

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