Ancona-Osimo

Covid Marche: 76% di positivi vaccinato, ricoveri in calo. Il virologo: «Vaccini e immunità nel tempo meno efficaci contro Omicron 1 e 2»

Il virologo Menzo spiega che con il trascorrere del tempo scende la protezione contro il virus fornita dai vaccini e dall'immunità naturale, meno efficace sulle varianti Omicron rispetto al ceppo originale

ANCONA – Continua a crescere l’incidenza dei casi positivi al Sars-CoV-2 nelle Marche. L’Osservatorio Epidemiologico della Regione Marche riferisce che nella «fase di incremento dell’incidenza, la numerosità dei casi è variabile in un range di incremento, ma non di crescita esponenziale» e che sui casi rilevati «il 76% è vaccinato con tre dosi» ovvero tre quarti dei contagi. Il numero dei ricoveri negli ospedali invece è in calo rispetto agli inizi di febbraio.

«La vaccinazione perde progressivamente parte dell’efficacia protettiva contro l’infezione da parte delle ultime varianti del virus (Omicron), rispetto al ceppo originale, con il trascorrere del tempo – afferma il virologo Stefano Menzo – e anche l’immunità acquisita con il contagio di precedenti varianti risulta meno efficace nel proteggere da Omicron 1 e Omicron 2».

Secondo il virologo, il trend di incremento dell’incidenza dei casi positivi al Sars-CoV-2, registrato nelle ultime due settimane, «dipende sostanzialmente da tre componenti: il calo dell’attenzione, una maggiore diffusione della variante Omicron 2, e dal fatto che con il progredire del tempo piano piano la vaccinazione perde l’efficacia protettiva contro l’infezione, meno contro la malattia».

Il direttore della Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, Stefano Menzo

Intanto Omicron BA.2, un lignaggio di Omicron (BA.1), si sta diffondendo in maniera più vasta, tanto da aver raggiunto il 50% di prevalenza nelle Marche, spiega il virogolo, più che nella maggior parte delle altre regioni, dal momento che si è diffusa prima nelle aree centrali, in Umbria, Marche e Lazio». L’altra quota di infezioni, «il restante 50% è rappresentato da Omicron 1».

Che ne pensa del fatto che lo stato d’emergenza cesserà il 31 marzo, senza essere ulteriormente prorogato? «Sono d’accordo, perché anche se l’emergenza sanitaria non è terminata, sta diventando la nostra normalità, ma per far sì che questa sia migliore possibile, è importante che tutti siano vaccinati».

Il governo ha deciso di eliminare gradualmente il Super Green pass, è d’accordo su questo? «Prima di eliminare il Super Green pass è necessario che tutti siano vaccinati, al momento c’è ancora una quota importante di popolazione non vaccinata contro il Covid e, dunque, suscettibile di sviluppare la malattia in forma grave in questa ondata o in quelle che verranno. Occorre incentivare la vaccinazione con maggiore fermezza, perché è probabile che dovremo fare richiami periodici, con questo non voglio dire che il Green pass debba restare per sempre, ma di certo per il momento non si dovrebbe togliere l’obbligo vaccinale per gli over 50».

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