Ancona-Osimo

Consiglio regionale, ok alla pdl per regionalizzare le concessioni idroelettriche. Via libera a risoluzione per assunzione sanitari

Sanità in primo piano nella seduta di ieri del Consiglio regionale con l'approvazione della risoluzione per l'assunzione del personale utilizzato in pandemia

Seduta aperta del Consiglio regionale

ANCONA – Ok alla proposta di legge per la regionalizzazione delle concessioni idroelettriche e sanità in primo piano nella seduta di ieri del Consiglio regionale. In Aula il via libera alla risoluzione per l’assunzione di personale nel sistema sanitario regionale e per l’aumento del tetto di spesa. L’atto, che ha incassato l’ok unanime, ha mosso i passi da due diverse mozioni, unificate nella risoluzione: una dell’opposizione (gruppo Pd) e l’altra delle forze di maggioranza siglata dai consiglieri Dino Latini (Udc), Gianluca Pasqui, Jessica Marcozzi (FI), Giacomo Rossi (Civici Marche).

La richiesta è quella che il presidente e la giunta regionale facciano pressing sulla Commissione salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, su Governo e Ministero della Salute, per avere maggiori risorse e per aumentare il tetto di spesa sanitaria che imbriglia le Regioni impedendo nuove assunzioni. La giunta viene sollecitata a deliberare rapidamente i criteri per la stabilizzazione del personale sulla scorta di quanto previsto dal Decreto Milleproroghe.

Inoltre, la risoluzione chiede alla Regione Marche di aggiornare i Piani triennali dei fabbisogni del personale per ridurre le liste di attesa e per procedere a nuove assunzioni del personale impegnato per l’emergenza Covid, anche in vista dell’attuazione del Pnrr che vedrà la realizzazione di Casa di comunità e Ospedali di comunità che in caso di personale insufficiente saranno «inefficaci».

Il presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Dino Latini spiega: «L’approvazione dal consiglio regionale della risoluzione sull’assunzione del personale per il servizio sanitario regionale sulla base di una mia mozione rappresenta una svolta epocale per la sanità marchigiana. Solo l’azienda ospedaliera regionale di Torrette – dice ancora Latini – ha in scadenza a maggio 500 figure professionali che se non rinnovate metterebbero in grave difficoltà lo svolgimento dell’assistenza ospedaliera. La stabilizzazione è un diritto per chi lavora in forma di precariato ed è una necessità insuperabile per chi chiede assistenza». Che prosegue: «Nell’atto presidente e giunta vengono impegnati a chiedere alla Commissione salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, alla stessa Conferenza, al Governo e al Ministero della Salute l’incremento delle risorse necessarie per l’aumento del tetto di spesa. La mozione impegna quindi la giunta regionale ad intervenire con la massima sollecitudine verso gli enti del servizio sanitario regionale».

Carlo Ciccioli, capogruppo Fratelli d’Italia

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli parla di «importante risoluzione che riconosce quanto di buono, anche in materia sanitaria, si sta portando avanti dall’esecutivo Acquaroli in termini di stabilizzazioni e nuove assunzioni. E a confermarlo non è solo la maggioranza, ma anche le opposizioni visto quanto approvato all’unanimità nella seduta odierna del Consiglio regionale».

«Il collo di bottiglia determinatosi con i tagli di spesa e il difficoltoso accesso al corso di laurea di Medicina e, soprattutto, alle Scuole di Specializzazioni – prosegue Ciccioli – ha prodotto un impoverimento generalizzato in termini di mancanza di personale e, di conseguenza, nell’erogazione tempestiva dei servizi sanitari. Anche per via della pandemia da Covid-19, finalmente, vi è un’inversione di tendenza con spirito bipartisan».

«Si conferma nero su bianco – conclude – che nel disegno di legge concernente il bilancio di previsione delle Stato per l’anno finanziario 2022 e il bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024, in corso di approvazione, sono inserite disposizioni che consentono, oltre alla stabilizzazione del personale precario, ulteriori assunzioni».

Maurizio Mangialardi, capogruppo Pd

Il capogruppo del Pd Maurizio Mangialardi parla di «un passo avanti molto importante perché finalmente anche il centrodestra, dopo aver cavalcato battaglie demagogiche sulle carenze del personale sanitario, si è reso conto che senza un impegno diretto da parte del governo centrale, il Sistema sanitario regionale rischia di andare in forte sofferenza. E, in effetti, fino a oggi il governo Meloni non ha stanziato neanche un euro, anzi. Gli impegni contenuti nel documento approvato non solo rappresentano un sacrosanto riconoscimento alla professionalità e alla abnegazione di tanti professionisti che, per oltre due anni, hanno combattuto in prima linea contro il Covid, ma mirano a un reale rafforzamento delle piante organiche delle nostre strutture sanitarie. Sia di quelle esistenti, sia di quelle che verranno grazie ai fondi del Pnrr, come le Case e gli Ospedali di Comunità, che senza queste figure professionali rischierebbero di trasformarsi inevitabilmente in scatole vuote».

Marta Ruggeri
Marta Ruggeri, capogruppo M5s

Polemica dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri che ha presentato una interrogazione sulla sanità, in merito al destino dell’ospedale Santa Croce di Fano. «Mi spaventa la fumosità delle risposte in tema di sanità pubblica nella provincia di Pesaro Urbino, con particolare riguardo al destino dell’ospedale Santa Croce a Fano – ha detto Ruggeri – . Allora mi chiedo chi detti la linea politica. È la giunta regionale, come dovrebbe essere, oppure certe decisioni seguono percorsi autonomi dettati dai tecnici? Una domanda che a questo punto sorge legittima».

Ma l’affondo della pentastellata è andato anche in direzione del piano socio-sanitario «atteso a giorni in giunta, e subito dopo in consiglio regionale, non è ancora dato sapere che cosa ne sarà di reparti e servizi ospedalieri: se, come e quando saranno implementati. Rispondendo in aula a una mia interrogazione – prosegue -, l’assessore Filippo Saltamartini ha infatti rinviato tali argomenti alla revisione dell’atto aziendale. Ad oggi non è dunque possibile sapere che cosa succederà. È il dato politico più importante e al tempo stesso più preoccupante. La risposta al mio atto ispettivo – prosegue – ha inoltre escluso ogni ipotesi di spoliazione ai danni del Santa Croce, a cominciare dalla perdita di gastroenterologia, che innescherebbe un circolo vizioso e l’ulteriore mortificazione dell’ospedale fanese. Un epilogo da cui hanno messo in guardia, tra gli altri, il sindaco Massimo Seri e l’attuale amministratore apostolico Armando Trasarti» conclude.

Il gruppo assembleare della Lega insieme agli assessori Saltamartini, Antonini e Biondi

Nel corso della seduta è stata approvata la proposta di legge a prima firma dell’assessore regionale Andrea Maria Antonini per la regionalizzazione delle concessioni idroelettriche che consentirà di risparmiare sulle utenze e di investire nei bacini idrici e nel territorio.

«Il settore dell’energia idroelettrica efficiente svolge un ruolo strategico nell’aumentare la quota di fonti di energia rinnovabili nel mix energetico» fa notare il gruppo assembleare della Lega. «La riscossione dei canoni consentirà alla Regione di disporre di milioni di euro da destinare a politiche energetiche regionali e progetti nei comuni territorialmente interessati – aggiungono i leghisti -. Alimentiamo una filiera virtuosa per la redistribuzione di energia e di introiti sul territorio che porterà a risparmi su utenze ed investimenti su bacini idrici anche per lotta contro la siccità».

I nuovi canoni di concessione saranno investiti al 50% per le politiche energetiche regionali e al 45% per i progetti nei comuni interessati e finanzieranno anche interventi diretti alla prevenzione e alla riduzione del rischio idrogeologico e degli incendi, alla viabilità ed ai trasporti sostenibili, ai cammini, ad attività agricole, produttive e turistiche.

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