Ancona-Osimo

L’andamento della pandemia nelle Marche: terapie intensive al 9% e incidenza in calo. Donati: «Vaccinarsi è un dovere»

In base ai nuovi parametri di classificazione delle regioni nelle fasce di rischio, per ora le Marche sono al riparo dalla zona gialla. Cresce però la pressione sulle strutture ospedaliere

ANCONA – Cresce il numero dei posti letto occupati in terapia intensiva e in area medica nelle Marche. Rispetto a sette giorni fa, questa settimana il dato in terapia intensiva passa dal 5 al 9% (4 punti percentuali in più). In area medica i posti letto occupati passano dal 6 al 7% (1 punto percentuale in più).

Con i nuovi parametri per la classificazione delle regioni nei livelli di rischio, la soglia che fa scattare il passaggio in zona gialla è il 10% dei posti letto occupati in terapia intensiva e il 15% in area medica. Le Marche dunque sono per ora al riparo dalla fascia di rischio successiva alla zona bianca.

«È probabile – afferma il professor Abele Donati, primario della Clinica di Rianimazione di Torrette – che nelle prossime settimane si possa arrivare sopra al 10% nelle terapie intensive, perché questi pazienti restano ricoverati molto a lungo e anche se l’incremento giornaliero è piccolo e i numeri sono bassi, c’è tutta la coda dei pazienti ricoverati già da 10-20 giorni».

Abele Donati, primario Clinica di Anestesia e Rianimazione Torrette

Nel reparto di terapia intensiva di Torrette, al momento sono 4 le persone ricoverate «tutte non vaccinate» spiega il primario, due delle quali sono in Ecmo, ovvero in ossigenazione extra corporea. Donati rivolge un appello alla popolazione ad aderire alla campagna vaccinale: «Vaccinarsi è un dovere per proteggere se stessi e la società, e anche per difendere l’assetto sanitario».

Alle obiezioni dei no-vax e dei dubbiosi sul fatto che anche i vaccinati possono contrarre il Covid-19 e finire in ospedale, risponde che «guardando alle statistiche più grandi, le persone vaccinate sono protette al 90% dal ricovero in terapia intensiva e da eventi più gravi».

L’incidenza dei contagi è invece in flessione negli ultimi giorni. Dopo un picco registrato il 29 agosto, il tasso cumulativo di incidenza settimanale su 100mila abitanti passa da 77 di una settimana fa a 74.7 (dato ad oggi).

I dati sulla vaccinazione nelle Marche

Guardando all’andamento della campagna vaccinale, nella regione cresce il numero dei giovani vaccinati, complici anche le iniziative messe in campo che consentono di vaccinarsi senza prenotazione, dai camper all’Open Day di Torrette.

Nella fascia d’età 12-19 anni ha completato il percorso vaccinale il 32,28%, ovvero 36.494 giovanissimi su 113.059. In pratica mancano all’appello 54.419 ragazzi che in questa fascia d’età non hanno ancora ricevuto neanche la prima dose del vaccino.

Nella fascia 20-29 si è vaccinato con entrambe le dosi il 61,21% dei giovani (87.718 marchigiani su 143.083), mentre 39.318 ragazzi non hanno ancora avuto la prima dose del siero. Con il progredire dell’età migliora il grado di copertura della popolazione con i vaccini.

Poco più della metà dei 30enni ha ricevuto la seconda dose, il 56,38% delle persone di età compresa tra 30 e 39 anni, mentre nella fascia 40-49 anni il richiamo è stato inoculato al 64%.

Il 72,84% delle persone tra i 50 e i 59 anni ha terminato l’iter vaccinale, così come l’83,23% dei marchigiani tra 60 e 69 anni. La fascia della popolazione in assoluto più “coperta” dalla vaccinazione è quella degli over 70: ad aver ricevuto la seconda dose è il 91,34% delle persone di età compresa tra 70-79 anni e il 93,86% degli over 80.