Ancona-Osimo

Il Made in Marche in vetrina su Amazon: intesa tra Regione e il colosso dell’e-commerce

L'intesa tra Regione e Amazon per una vetrina dei prodotti marchigiani sulla piattaforma di e-commerce è stata illustrata a Palazzo Raffaello. Obiettivo: vendere le eccellenze enogastronomiche, di design, artigianato e moda nel mondo

Il protocollo d'intesa tra Regione Marche e Amazon

ANCONA – Via alla vetrina del Made in Marche su Amazon. Da oggi alle ore 13 i prodotti delle imprese marchigiane sono presenti sulla piattaforma di e-commerce del colosso statunitense. Dall’enogastronomia, ai prodotti di artigianato, passando per il calzaturiero e i prodotti di design, le eccellenze “nostrane” hanno una lor visibilità nella sezione Amazon dedicata alle regioni.

Il protocollo di intesa tra Regione Marche e Amazon, che è stato siglato questa mattina dal vice presidente e assessore allo sviluppo economico della Regione Marche Mirco Carloni e dal direttore relazioni istituzionali Italia e Spagna per Amazon Bianca Maria Martinelli, prevede per le piccole e medie imprese marchigiane un sostegno alla digitalizzazione e all’internazionalizzazione, oltre alla promozione dei prodotti e all’organizzazione di attività formative dedicate alle Pmi. Il meglio del Made in Marche è da oggi presente sulle piattaforme di diversi Paesi: Amazon.it, Amazon.de, Amazon.fr, Amazon.es, Amazon.co.uk (Italia, Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna).

Da sinistra Martinelli e Carloni

Sono 100 per ora le imprese presenti nella vetrina del “Made in Italy” con una selezione di oltre 6mila referenze, fra le quali il ciauscolo Igp, i vini marchigiani Dop, Doc e Docg, le calzature, i prodotti di design e artigianato fatti a mano.

L’obiettivo della Regione Marche, come ha affermato l’assessore Mirco Carloni, è quello di favorire la ripresa delle attività economiche del territorio e «questo passa da un rafforzamento della competitività delle produzioni ma anche attraverso l’accesso ai nuovi canali di diffusione e valorizzazione commerciale, soprattutto nell’ambito di piattaforme digitali di commercializzazione».

«Per le Marche – spiega – è senz’altro un’opportunità, per il nostro sistema economico costituito da micro imprese e da prodotto fatti a mano straordinari» in settori di nicchia come «il cappello, le scarpe, la moda in generale, il mobile, il design, le macchine, tutta quella sapienza che oggi sconta una lontananza rispetto  mercati emergenti».

L’assessore ha precisato che chiunque voglia vendere dei prodotti nel mondo «potrà compilare un form di manifestazione di interesse, e grazie alla Regione Marche che ha siglato questo protocollo con Amazon, avrà una vetrina dedicata».

Le Marche erano già presenti sul marketplace di Amazon con 500 aziende, ora però la nuova iniziativa, realizzata grazie anche al contributo dell’accordo di collaborazione con l’Agenzia Ice, punta ad aiutare le imprese a vedere sia in Italia che all’estero.

Un momento della presentazione del protocollo di intesa a Palazzo Raffaello. Da sinistra Martinelli, Carloni e Adamo

«Il nostro impegno – ha spiegato Bianca Maria Martinelli – è quello di sostenere la digitalizzazione e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, incluse quelle marchigiane e questo accordo ci consente di sostenere, attraverso la promozione con la vetrina “Made in Italy” con una sezione dedicata alle Marche, di dare una visibilità ai prodotti marchigiani in tutti i mercati dove operiamo»: Europa, Stati Uniti, Giappone ed Emirati Arabi. Martinelli ha sottolineato la necessità di colmare il gap digitale che «purtroppo ancora esiste in Italia».

Toccando il tema dell’accelerazione subita dall’e-commerce in seguito all’avvento della pandemia, ha spiegato che «quest’anno è cresciuto tra il 9 e il 10%, meno rispetto ad un anno fa», ma in ogni caso i clienti «ormai si indirizzano sempre di più ai canali digitali ed è evidente che l’impresa deve accompagnare questa trasformazione del comportamento del consumatore attrezzandosi anche sui canali digitali».

Presente anche l’imprenditore Alessio Adamo, della Omada Design di Castelfidardo, che sarà presente sulla piattaforma. «Non possiamo esimerci dall’essere presenti sul commercio digitale in qualità di produttori» in quanto significa «far conoscere il proprio marchio e portare il Made in Italy nel mondo».

Ti potrebbero interessare