Ancona-Osimo

Macroregione Adriatica Ionica, un confronto ad Ancona

Questa mattina nel capoluogo dorico l'incontro in vista dell'appuntamento congiunto dei network coinvolti previsto a Budva dal 6 all’8 maggio. Ad accogliere una delegazione del Montenegro il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini e il segretario generale del Forum delle Camere di Commercio Michele De Vita

Da sx: Donato Iacobucci, Mario Giordano, Michele De Vita, Gino Sabatini, Ivan Saveljic, Pavle Radovanovic’
Da sx: Donato Iacobucci, Mario Giordano, Michele De Vita, Gino Sabatini, Ivan Saveljic, Pavle Radovanovic’

ANCONA – Mettere a punto le strategie comuni che saranno al centro della prossima riunione plenaria dei Joint Fora della Macroregione Adriatico Ionica che vede insieme Camere di Commercio dell’area transfrontaliera (Associazione internazionale che ha la sua sede organizzativa presso la Camera delle Marche), Città dell’Adriatico e dello Ionio e università dei paesi che si affacciano sullo stesso bacino. Questo l’obiettivo dell’incontro tra il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini e il segretario generale del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio Michele De Vita e una delegazione della Camera di Commercio del Montenegro composta dal vice presidente Ivan Saveljic e dal segretario generale Pavle Radovanovic’. Il confronto questa mattina, giovedì 28 febbraio.

Nel 2019 l’appuntamento congiunto dei network adriatico ionici previsto a Budva dal 6 all’8 maggio, assume particolare rilievo per la concomitanza dello svolgimento nella città montenegrina del quarto Forum Eusair (European Strategy for the Adriatic and Ionian Region) realizzato in stretta collaborazione con la Commissione Europea e dedicato in particolare ai temi del turismo e della crescita blu. «Questo darà l’opportunità ad istituzioni, imprese, centri di ricerca e società civile di condividere opinioni, scambiare esperienze e discutere modalità di cooperazione su temi fondanti della strategia europea per lo sviluppo comune», spiega in una nota la Camera di Commercio delle Marche.

Per il presidente Gino Sabatini è la prima plenaria transfrontaliera alla guida della Camera di Commercio delle Marche, che conferma e consolida l’impegno profuso negli anni a favore dello sviluppo della Macro Regione Adriatico Ionica. «Saranno tre giorni cruciali quelli a Budva – ha spiegato Sabatini – all’insegna dell’integrazione e della condivisione degli obbiettivi dei tre Forum: quello delle Camere di Commercio, dedicato allo sviluppo economico dell’area, quello delle città costiere che fanno parte del bacino adriatico ionico e quello delle università e dei centri di ricerca dell’area, per un totale di ben 123 enti rappresentanti di una realtà finalmente del tutto coesa che conta oltre 70 milioni di abitanti e 3 milioni di imprese: si tratta di un’opportunità di networking imperdibile».

Il segretario generale del Forum Michele De Vita ha ricordato come «durante l’appuntamento di Budva sarà possibile per istituzioni e imprese confrontarsi direttamente con operatori economici dell’area. Di grande interesse l’opportunità di collaborare a stretto contatto con la Camera di Commercio del Montenegro, paese candidato all’ingresso nella Ue e che negli ultimi anni ha schiuso anche all’Italia crescenti opportunità di business».

«Il nostro Forum aderisce con molto piacere a questo doppio appuntamento montenegrino di cui oggi gettiamo basi e coordinate. I municipi del Montenegro, da Budva a Bar a Kotor, sono da sempre, tra i partner dell’altra sponda del mare adriatico, quelli che rispondono più propositività e partecipazione alle iniziative per lo sviluppo comune dell’area», ha detto Ida Simonella, alla guida del “Forum delle Città”.

Per Donato Iacobucci, segretario generale Uniadrion, «Uniadrion raccoglie circa 40 università dell’area adriatico-ionica e da sempre collabora con il Forum delle Camere di Commercio (Forum AIC) e delle città (FAIC) nella realizzazione di soluzioni condivise per lo sviluppo dell’area. L’incontro di Budva, che collega la società civile ed i governi nazionali, sarà un’importante opportunità per ribadire il ruolo chiave della ricerca e della formazione nello sviluppo sociale ed economico della macroregione».

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