Ancona-Osimo

Da luglio senza stipendio, i lavoratori della Puliart incatenati davanti alla Prefettura (VIDEO)

il flash mob "L'inferno degli appalti" organizzato dalla Filcams Cgil è andato in scena in piazza del Papa. Una delegazione è stata ricevuta dal vice prefetto Di Nuzzo e lunedì 13 novembre ci sarà un nuovo incontro il Prefettura con l'Ispettorato del Lavoro

ANCONA- Si sono imbavagliati con lo scotch e incatenati davanti alla Prefettura, i lavoratori delle Puliart, la ditta che si occupa degli appalti delle pulizie delle caserme dei Carabinieri di tutta la provincia di Ancona. Con maschere e cartelli, il flash mob “L’inferno degli appalti” organizzato dalla Filcams Cgil è andato in scena in piazza del Papa. È infatti la Prefettura la committente che ha affidato il servizio delle pulizie alla ditta Puliart. Alla mobilitazione hanno preso parte in segno di solidarietà, anche i lavoratori di altri appalti. La situazione è critica: la Puliart non paga gli stipendi da luglio e alcuni dipendenti non riescono più neanche ad avere i soldi per raggiungere il posto di lavoro e per provvedere al proprio sostentamento.

Mobilitazione dei lavoratori della Puliart davanti la Prefettura

«Chiediamo che si accelerino le pratiche per il pagamento in solido e che le pratiche per il recesso del contratto d’appalto con questa ditta che è inadempiente ormai da mesi- afferma Rita Giacconi, segretaria provinciale Filcams Cgil Ancona-. Chiediamo, nel momento della costruzione di un capitolato di appalto, di essere convocati e di costruirlo insieme con delle clausole sociali specifiche che tutelino i lavoratori». Una delegazione ha poi incontrato il vicario del Prefetto, Clemente Di Nuzzo.

 

I lavoratori della Puliart incatenati

«Il Viceprefetto ha detto che le fatture sono bloccate e a disposizione ci sono i soldi che verranno impegnati nel pagamento delle retribuzioni. Il fatto è che le tempistiche saranno lunghe e complesse. L’Ispettorato del lavoro dovrà notificare gli importi, poi i lavoratori saranno pagati- spiega la Giacconi-. Per quanto riguarda gli appalti, il vicario ci ha consegnato il capitolato. Costruiremo delle proposte che, oltre a tutelare i lavoratori, mettano al riparo anche il mittente così in caso di recessione del contratto non deve aspettare i 90 giorni previsti. Nel caso della Puliart, i 90 giorni sono iniziati il 1 novembre. Ci domandiamo come si affronteranno questi 3 mesi: non ci sono più prodotti per pulire, non c’è più chi fa le buste paghe. I dipendenti garantiscono un servizio minimo essenziale, come previsto dagli obblighi di legge ma non hanno i soldi per recarsi al lavoro».

Flash mob davanti la prefettura

Lunedì prossimo, 13 novembre, si terrà un nuovo incontro in Prefettura tra Filcams Cgil, la dott.ssa Di Biase dell’Ispettorato del Lavoro e il vice prefetto Di Nuzzo.

 

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