Ancona-Osimo

«Sono della Lottomatica» e spilla 2mila euro a tabaccaio ad Ancona

È uno dei quattro raggiri online denunciati dai cittadini e rintracciati dai carabinieri. Tra le beffe anche un finto acquisto di catene da neve

La stazione carabinieri di Ancona Brecce Bianche

ANCONA – Un tabaccaio truffato alle Grazie da un finto addetto della Lottomatica, due cittadini che per risparmiare nella polizza auto hanno dovuto sborsare 400 euro e un venditore di catene da neve che invece di ricevere il pagamento del prodotto si è ritrovato lui a dover versare la somma. Sono quattro truffe online denunciate negli ultimi giorni ai carabinieri della stazione di Brecce Bianche che dopo accurate ricerche hanno individuato i responsabili. Si tratta di tre napoletani e un giovanissimo di Campobasso. Dovranno rispondere del reato di truffa.

Il primo caso è relativo alla denuncia di un 61enne anconetano, titolare di una tabaccheria nel quartiere delle Grazie, che è stato adescato telefonicamente da un napoletano di 48 anni che si è finto dipendente della società Lottomatica.  Dicendo di dover procedere a delle verifiche volte a verificare l’efficienza dei macchinari relativi alle ricariche, è riuscito a farsi accreditare sul proprio conto corrente circa 2milaeuro.

Il secondo ed il terzo caso hanno visto vittime un 76enne e un 35enne di Ancona che nei giorni precedenti alla truffa avevano cercato online un modo per ridurre il prezzo della propria polizza assicurativa auto. Il giorno successivo rispetto alla data di ricerca entrambe le vittime hanno ricevuto una chiamata sul proprio telefono cellulare registrato e, i malintenzionati, in entrambi i casi di origine campana, di 34 anni, proponendo un’offerta di gran lunga più vantaggiosa, con artifizi e raggiri, riuscivano a stipulare questo contratto fittizio, facendosi accreditare 400 euro da ciascuna delle due vittime.

L’ultimo caso ha riguardato un anconetano di 53 anni che aveva postato su un noto sito di e-commerce online degli annunci per vendere un paio di catene da neve. Contattato da un presunto acquirente di Campobasso di 25 anni, si era accordato per un pagamento con postagiro. Anche in questo caso il venditore, dopo essere andato allo sportello bancomat e dopo aver seguito tutti i passaggi indicati dal sedicente acquirente al fine di rendere immediata l’operazione, si è reso conto della truffa: aveva accreditato 1.500 euro sul conto del truffatore.

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