Ancona-Osimo

L’Inrca saluta Antonio Aprile. I colleghi: «Lungimirante ed eclettico»

Il professionista, primo direttore generale dell'istituto, gettò le basi delle attività dell'ente incentrate sulla «salute dell’anziano, perseguita non solo come luogo di cura di eccellenza, ma anche attraverso il supporto derivante dalle ricerche»

ANCONA – Oggi l’ultimo a saluto ad Antonio Aprile, il medico fisiatra scomparso martedì 15 ottobre. Il professionista, che aveva 64 anni, è stato il primo direttore generale dell’Inrca- Irccs, l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico che, spiegano i colleghi: «ha tasformato in un’azienda sanitaria vera e propria, lavorando strenuamente per oltre tre anni a partire dal 2007. Tutti i dipendenti lo ringraziano perché si deve a lui la costruzione della identità innovativa dell’Istituto».

Il medico è stato ex direttore generale dell’Asl di Ancona negli anni dal ’96 al 2003, poi primo direttore generale dell’Asur Marche fino al 2006. Oggi il funerale nella sua Grottammare.

«Aprile è stato, ed è, il volto di tutta la sanità marchigiana, rispetto alla quale ha sempre rappresentato un punto di riferimento. Ma per l’Inrca è stato ancora di più: Aprile è stato promotore di tanti dei progetti che sono fioriti qui e ancora oggi le sue scelte di allora rappresentano una guida preziosa per il presente e il futuro dell’istituto e per le innovazioni che verranno, con la direttrice di fondo da lui indicata, il bene comune», spiegano in una nota dall’Istituto.

«Nell’istituto – prosegue la nota – Aprile ha dato l’impulso al continuo sviluppo e modernizzazione proprio nel contesto dell’invecchiamento inesorabile della popolazione. Lungimirante ed eclettico Aprile annunciò la finalità dell’istituto come organo per la tutela della Salute dell’anziano, perseguita non solo come luogo di cura di eccellenza, ma anche attraverso il supporto derivante dalle ricerche sui meccanismi di base della longevità, della fragilità dell’anziano e dei determinanti genetici, biologici e ambientali delle maggiori patologie età-dipendenti.

In tale contesto, fra gli obiettivi primari dell’istituto, Aprile annunciò quello di sviluppare ricerca innovativa e interdisciplinare nei settori biomedico di base e clinico, sociale, e organizzativo dei servizi. Una ricerca quindi caratterizzata dalla “traslazionalità” con l’obbiettivo di tradursi entro medio termine in ricadute assistenziali innovative.

Aprile sarà sempre presente nell’istituto con l’implementazione quotidiana del “Progetto Reportage”, da lui fortemente voluto. Un progetto che vuole porsi come nuovo percorso di attuazione del paradigma della corretta conoscenza delle caratteristiche della popolazione anziana, al fine di migliorare la qualità dell’assistenza erogata e le possibilità di ricerca scientifica del nostro Istituto sulle tematiche specifiche.

L’Inrca lo saluta e lo ricorda cercando con il lavoro quotidiano di tutti di non smarrire la strada che Aprile ha tracciato integrando competenza, passione, rigore (a volte letto in forme eccessive da tutti noi), umanità e sensibilità, con le quali ha saputo incidere profondamente nell’Istituto».

Ti potrebbero interessare