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Leggera, green e bella: ecco la lampada “Duse” della Vesta di Castelfidardo

La Vesta di Castelfidardo ha creato una lampada con i materiali di scarto di Eni e la presenterà al Salone del Mobile

La lampada Duse

CASTELFIDARDO – Ideare, sperimentare, collaborare. Con questi presupposti la Vesta di Castelfidardo ha pensato, realizzato ed è pronta a presentare una lampada da tavolo nata dalla collaborazione tra l’azienda di Gabriele Sabbatini e Versalis, la società di Eni impegnata nella chimica sostenibile e circolare.

Dall’incontro tra due soggetti imprenditoriali diversissimi per storia e dimensione ma vicini nell’obiettivo di dare nuova vita ad un materiale altrimenti di scarto è nato un oggetto non solo utile e sostenibile, ma anche bello ed innovativo: la lampada Duse.

La sua commercializzazione avverrà corredata della certificazione che ne attesta l’origine delle materie prime e della produzione «e saremo i primi in Italia in questo settore ad offrire tale garanzia della certezza della filiera», spiego il ceo di Vesta Gabriele Sabbatini.

La lampada “Duse”, questo il nome scelto in onore della grande attrice teatrale italiana Eleonora Duse che, tra fine ‘800 e primi del ‘900, era considerata una vera diva in tutto il mondo occidentale e che era il simbolo dell’eccellenza italiana nelle arti, sarà presentata al Salone del Mobile di Milano che scatta martedì 18 aprile. Alta poco più di 20 cm e leggerissima, a dispetto delle materie di scarto dalle quali proviene, è cristallina.

La lampada Duse sarà in vendita nei migliori negozi di arredo in Italia e presto anche all’estero.

«Grazie al nostro centro stile guidato dalla direttrice artistica Caterina Migliorini – aggiunge Sabbatini – presentiamo al salone tante altre novità come le nuove lampade brighella, il tavolo e le seggiole Vitty, in onore della grande artista Monica Vitti. Il tutto sempre realizzato nel nostro stabilimento a Castelfidardo e garantendo una filiera completamente italiana destinata ad aprire una nuova strada per la manifattura artistica italiana votandosi sempre più alla sostenibilità e allo sviluppo dell’economia circolare».

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