Ancona-Osimo

Legge sull’agricoltura biologica, Petrini: «Per il settore è ossigeno, per il consumatore cibi più salutari»

Abbiamo incontrato Francesca Petrini, co-titolare insieme al fratello Cristiano dell'azienda olivicola biologica "Fattoria Petrini" di Monte San Vito, per capire insieme a lei le novità introdotte dal Ddl approvato recentemente in Senato

Fattoria Petrini, Monte San Vito

MONTE SAN VITO – Con l’approvazione definitiva in Senato lo scorso 2 marzo del Ddl recante “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”, l’agricoltura biologica italiana ha una sua legge. Un traguardo importante per il settore che attendeva la normativa da molti anni. L’azienda olivicola biologica “Fattoria Petrini” di Monte San Vito è stata pioniere 30 anni fa nella produzione di olio biologico nelle Marche e in tutta Italia. Abbiamo intervistato Francesca Petrini, co-titolare insieme al fratello Cristiano, per capire le novità introdotte dalla legge.

«Questa legge è fondamentale, sono più di 12 anni che aspettavano una normativa specifica sul biologico. Per il settore è ossigeno, per il consumatore significa avere cibi più salutari. Il biologico in Italia è in forte crescita: è aumentato il numero degli operatori, siamo oltre 80 mila, e la superficie utilizzata, siamo arrivati a circa 2 milioni di ettari. Con l’applicazione della nuova PAC l’obiettivo è arrivare nel 2027 al 25% di S.A.U. biologica (superficie agricola utilizzata). L’Italia è a buon punto in quanto ha il 15% di copertura».

L’imprenditrice marchigiana Francesca Petrini

Che cosa significa questa legge per le aziende biologiche italiane?
«Le aziende biologiche italiane potranno contare su interventi strategici per il loro sviluppo come la ricerca in campo biologico, l’innovazione e la formazione, strumenti indispensabili per il rilancio competitivo del comparto agricolo. Grazie a questa legge potremo anche aumentare le potenzialità di sviluppo dimensionale del settore con la conversione delle aziende e l’implementazione delle superfici esistenti, assisterle nel percorso di promozione dei prodotti con interventi specifici sul mercato. La legge permetterà di aumentare i consumi che attualmente sono inferiori rispetto alla produzione. Inoltre, sono previste regole per l’istituzione di distretti biologici che avranno importanti benefici sull’economia locale in quanto prevedono l’integrazione delle filiere. Sarà poi istituito un Tavolo dedicato al bio dove dovrebbe sedere anche il Ministero della Salute. Quindi, bene la legge, speriamo che la crisi politica in atto non rallenti questo percorso».

I prodotti biologici hanno effetti benefici per la salute?
«Il biologico è benefico per la salute e per l’ambiente in quanto non vengono utilizzati pesticidi, sostanze chimiche, fitofarmaci. Non solo. Il biologico ha dimostrato di mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici, di combattere l’erosione del suolo, di mantenere la fertilità dei terreni rispetto ad altre produzioni agricole in terreni convenzionali. Ha effetti benefici su suolo e aria, contrasta le emissioni di gas serra. È un prodotto sostenibile».

Qual è il valore aggiunto del biologico?
«Quando si vende un prodotto biologico non è solo un’operazione commerciale, si vende benessere. Questo è il grande valore aggiunto».

Cristiano e Francesca Petrini
Cristiano e Francesca Petrini

“Fattoria Petrini” è stata tra i primi a credere nel biologico. Come mai avete fatto questa scelta coraggiosa quando il settore non era ancora molto conosciuto?
«Abbiamo fatto questa scelta per una questione di salute legata a mio padre che ha dovuto seguire un’alimentazione più sana. E così, dalla città siamo andati a vivere in campagna, abbiamo abbracciato il biologico implementando l’attività agricola ereditata da mio nonno. Questa è stata la molla che ci ha portati ad essere pionieri dell’olio biologico nelle Marche e in tutta Italia. Quando abbiamo iniziato eravamo visti come mosche bianche, non c’era cultura, non si sapeva nemmeno cosa fosse. Si pensava che i prodotti bio fossero destinati solo a persone con difficoltà alimentari. Quello che oggi sta avvenendo anche con la strategia europea, quindi andare verso un’economia più sana e sostenibile, è la direzione che noi abbiamo imboccato più di 30 anni fa. La nostra è stata un’intuizione che oggi ci ha dato delle certezze e premiato in tutti i sensi: con il mercato, il benessere familiare e il benessere dei nostri clienti».

Dal 26 al 29 luglio sarà in Germania per il Biofach, la fiera dedicata ai prodotti biologici. Che cosa porterà?
«Il Biofach a Norimberga è un appuntamento immancabile che ospita aziende biologiche da tutto il mondo. Noi porteremo delle novità di prodotto molto interessanti. Parleremo del nostro olio e dell’olio Marche Igp che faremo degustare e metteremo in esposizione nel nostro stand. I tedeschi iniziano a conoscere la nostra regione e apprezzano i nostri prodotti».

Ti potrebbero interessare