Ancona-Osimo

Legalità, trasparenza e tutela del lavoro: l’Università Politecnica delle Marche al fianco dei sindacati

Un protocollo d’intesa fra Cgil, Cisl e Uil e l’ateneo dorico per affermare i principi dell’economia sana in materia di appalti di lavori, servizi e forniture. Priorità all’occupazione

La firma del protocollo d'intesa fra Università Politecnica delle Marche e organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil

ANCONA – Legalità, efficienza, coesione sociale e qualità del lavoro. Sono alcuni dei principi che hanno ispirato il protocollo d’intesa siglato fra l’Università Politecnica delle Marche e le organizzazioni sindacali regionali Cgil, Cisl e Uil. Un accordo che prevede un impegno sul fronte del monitoraggio e del confronto costante tra le parti per promuovere l’economia sana che assume, quale priorità, l’occupazione. A partire proprio dagli appalti di lavori, servizi e forniture dell’ateneo dorico.

«Questo protocollo si pone innanzitutto l’obiettivo di consolidare e, laddove possibile, rafforzare strumenti e modelli organizzativi – afferma il rettore UnivPM, Gian Luca Gregori – per garantire legalità, trasparenza, contrasto alle infiltrazioni mafiose, regolarità del lavoro, tutela della occupazione, nonché finalità ambientali. Importanti, a tale proposito, le clausole sociali per il mantenimento dei livelli occupazionali. È una strategia convergente e condivisa con i sindacati, un’intesa sostanziale e culturale. Anche per superare la logica del ribasso del prezzo, che non può essere l’elemento centrale».

Relativamente all’aggiudicazione dell’appalto, in particolar modo per quelli dei servizi ad alta intensità di manodopera, l’Università potrà stabilire criteri di ponderazione qualità-prezzo assegnando alla qualità l’80% e al prezzo il 20%. In sede di predisposizione della documentazione di gara, inoltre, l’ateneo si impegna a considerare quali possibili elementi di qualità dell’offerta il possesso del Rating di legalità e di impresa dell’offerente ed il possesso di certificazioni etiche rilasciate secondo norme internazionali riconosciute. Per quanto concerne i subappalti, l’Università si impegna ad estendere le tutele e gli obiettivi del presente protocollo anche alle imprese che vengono coinvolte in regime di subappalto. Inoltre, sarà prevista nei bandi di gara la cosiddetta “clausola sociale” per il mantenimento dei livelli occupazionali nella salvaguardia dei rapporti di lavoro in essere, anche laddove detta clausola non sia espressamente prevista dal CCNL di riferimento.

«I principi che sottendono il protocollo sono già parte del patrimonio culturale ed amministrativo dell’Università – evidenzia il direttore generale UnivPM, Alessandro Iacopini – ma trovano oggi una rinnovata conferma e rilancio per un confronto che sarà costante con le organizzazioni sindacali».

UnivPm è il primo ateneo delle Marche che sigla un accordo di questo tipo, sottoscritto anche da qualche Comune in Regione, e lo sta già applicando nell’ambito di un affidamento in corso.

La firma del protocollo d’intesa fra Università Politecnica delle Marche e organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil

Le dichiarazioni

«La firma del protocollo – le parole di Marco Bastianelli, segretario generale Cgil Ancona – giunge alla fine di un lungo (anche a causa della pandemia) confronto di merito e corona, nel contempo, un positivo rapporto relazionale fra UnivPM e Cgil, Cisl e Uil di Ancona ed una proficua azione di sensibilizzazione attiva dei principali Enti pubblici in tema di tutela del lavoro e della legalità negli appalti. La crescente incidenza degli appalti per servizi da parte di enti pubblici ha spesso richiesto una puntigliosa difesa di prerogative, diritti e salari di centinaia di lavoratori, che ha potuto così avvalersi delle tutele offerte dai protocolli firmati. Lo si è visto soprattutto in tema di “clausole sociali” e, in questo senso, l’intesa con UnivPm è di particolare soddisfazione per l’attenzione posta e per la capacità di allargare la tutela anche negli eventuali subappalti».

«L’intesa – afferma Alessandro Mancinelli, Ast Cisl Ancona – ribadisce a livello locale la grande attenzione che il sindacato confederale sta riservando anche a livello nazionale al tema degli appalti, promuovendo maggiore qualità e stabilità del lavoro e rafforzando i presidi di legalità. Nelle fasi di monitoraggio e confronto previste dall’intesa, le parti sociali potranno valutare gli aspetti connessi alla salute e sicurezza, formazione, retribuzione e contribuzione dei lavoratori in appalto. Riteniamo importante, come Cisl, anche porre l’attenzione sul ruolo che la stazioni appaltanti pubbliche possono avere nella riduzione di impatto ambientale dei consumi, fermo restando l’obbligo di adesione ai Criteri Ambientali Minimi nella predisposizione dei bandi di gara».

Da sinistra Giorgio Andreani (Uil), Alessandro Mancinelli (Cisl), Gian Luca Gregori (Rettore UnivPM), Marco Bastianelli (Cgil), Alessandro Iacopini (direttore generale UnivPM)

«Il protocollo sugli appalti tra Cgil Cisl e Uil e l’Università – riferisce Giorgio Andreani, segretario Uil Marche – è un punto d’arrivo molto importante: si regolamenta un contesto delicato come l’affidamento in appalto di servizi, consentendo di evitare tutte le storture che rendono il mondo degli appalti insicuro e oggetto di eccessiva vertenzialità. Il sindacato da tempo e in tutti i contesti chiede di regolamentare l’affidamento in appalto dei servizi. Un plauso quindi alla sensibilità dell’Università Politecnica delle Marche dimostrata in questo contesto».

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