Ancona-Osimo

Lega del Filo d’Oro, nuova convenzione con Univpm e due nuovi centri: Novara e a Pisa

In Italia sono 189mila le persone affette da problematiche legate alla vista e all’udito: l'associazione presto sarà presente in Piemonte e Toscana. Intanto nuovo accordo con la Politecnica per collaborazione scientifica, consulenza didattica e di ricerca

ANCONA – La Lega del Filo d’Oro aprirà due nuovi centri a Novara e a Pisa. «Secondo uno studio realizzato dall’Istat – spiega Rossano Bartoli, presidente dell’associazione osimana – in Italia le persone affette da problematiche legate alla vista e all’udito sono 189mila e abbiamo deciso di essere presenti in altre due regioni, Piemonte e Toscana, dove a breve apriremo due nuovi Centri». Con oltre 600 dipendenti e quasi 700 volontari, L’Ente è presente oggi in Italia già in otto regioni con cinque centri residenziali, ad Osimo (AN), Lesmo (MB), Modena, Molfetta (BA), Termini Imerese (PA) e tre sedi territoriali a Padova, Roma e Napoli, e offre servizi ad oltre 900 utenti ogni anno.

Punto di riferimento in Italia per l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione e il reinserimento nella famiglia o nella società delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, l’Associazione ha firmato questa mattina, 4 settembre, una nuova convenzione con l’Università Politecnica delle Marche, con lo scopo di proseguire un rapporto nel quale le attività di ricerca e didattica dell’UnivPM e le attività della Lega del Filo d’Oro, possano integrarsi e rafforzarsi reciprocamente.

L’accordo prevede attività di collaborazione scientifica, favorendo studi e ricerche su progetti specifici e la possibilità di partecipazione congiunta a programmi di ricerca nazionali e internazionali; attività di consulenza didattica, con l’organizzazione da parte della Lega del Filo d’Oro di seminari e conferenze con il coinvolgimento dell’UnivPM oltre che la possibilità di contratti integrativi di insegnamento per i dipendenti e i collaboratori dell’Ente. A queste si aggiungono l’attività di ricerca e formazione e la consulenza tecnica. La Lega del Filo d’Oro si rende inoltre disponibile, per argomenti di reciproco interesse, a istituire e finanziare borse o premi di studi e programmi di ricerca. L’UnivPM, avvalendosi dei propri dipartimenti, si impegna per quanto concerne l’aggiornamento scientifico e professionale dei dipendenti dell’Associazione e le attività organizzative e didattiche per la formazione di personale paramedico ed educativo.

«L’Università Politecnica delle Marche mette al centro delle proprie attività didattiche e di ricerca, sempre le persone – dichiara il Rettore Sauro Longhi – soprattutto quando queste hanno bisogno di assistenza per affrontare le fragilità che la vita presenta. Lo facciamo per la longevità attiva, con le tante specializzazioni in campo medico e riabilitativo e con la Lega del Filo d’Oro, contribuendo alla definizione di servizi innovativi, contributi organizzativi e, quando utili, fornendo loro metodologie e tecnologie che facilitino l’interazione e la relazione con le bambine, bambini e ospiti presso i centri dell’associazione. Questa convenzione ha lo scopo di finalizzare tutto questo e dar modo anche ai nostri studenti interessati di svolgere attività di tirocinio formativo. Personalmente sono onorato di poter collaborare con questo prestigioso Ente, tra i migliori del mondo, che ha sede nella nostra regione».

Il rettore dell’Univpm Sauro Longhi e il presidente della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli firmano la convenzione

La collaborazione tra la Lega del Filo d’Oro e l’Università Politecnica delle Marche è di lunga durata ed è nata nel 1978 nell’ambito della consulenza clinica e dell’attività tecnico scientifica nel campo della pluriminorazione psicosensoriale, per proseguire nella gestione amministrativa con riferimento particolare al controllo di gestione e all’attività di raccolta fondi. I responsabili della nuova convenzione sono per l’UnivPM il Direttore del CRISS, la prof.ssa Maria Giovanna Vicarelli, per la Lega del Filo d’Oro il Direttore Generale Daniele Bonifazi.

«La collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche ha contribuito molto alla crescita e allo sviluppo dell’Associazione – dichiara Rossano Bartoli – consentendoci di raggiungere risultati importanti sia in ambito tecnico che gestionale. Mi auguro che in futuro questa sinergia possa ulteriormente rafforzarsi con l’obiettivo di divenire sempre più risorsa per il territorio regionale e nazionale».

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