Ancona-Osimo

Con la vespa fino a Capo Nord

Un viaggio di oltre diecimila chilometri, a bordo della sua “Vespa” LML Star 150. È l'avventura di Elia Molini, anconetano di 29 anni, che partito da Ancona ha raggiunto Capo Nord, passando per Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia

Elia Molini arrivato a Capo Nord con la “Vespa” LML Star 150

ANCONA – Destinazione Capo Nord. Elia Molini, anconetano di 29 anni, ha raggiunto il punto più a nord d’Europa a bordo della sua “Vespa” LML Star 150. Un viaggio di oltre diecimila chilometri, iniziato il 24 giugno da Ancona. «Sono partito da solo dal duomo di San Ciriaco – racconta Elia – e in 28 giorni di viaggio ho attraversato Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia. Il 3 luglio, giorno del mio compleanno, sono arrivato a Capo Nord e poi ho proseguito per la costa della Norvegia. Una volta raggiunte tutte le tappe che mi ero prefissato, è iniziato il viaggio di ritorno verso Ancona, sempre a bordo della mia Vespa». Elia è partito da solo, ma l’intero viaggio ha desiderato raccontarlo ai suoi amici tramite Facebook e sul suo blog.

La “Vespa” LML Star 150 con cui Elia ha raggiunto Capo Nord

«Da sempre sognavo di raggiungere Capo Nord – dice Elia – e a questo sogno ho unito una mia passione: viaggiare con la vespa. È stata una sorta di sfida personale, ma nonostante gli imprevisti ce l’ho fatta e sono riuscito a raggiungere la meta». Tanti gli incontri durante il viaggio: dall’incontro con Babbo Natale a Rovaniemi, in Norvegia, alla cena con alcuni pescatori a Oksfjordhamnche. «In una piazzola di sosta – ricorda – ho incontrato dei pescatori che pescavano il salmone e, tra una parola e l’altra, mi hanno offerto la cena».

Elia Molini accolto dai suoi amici, dopo l’arrivo al Passetto

Elia è partito a bordo della sua “Vespa” con davanti la tenda e il sacco a pelo, nel portapacchi posteriore una borsa con i vestiti e nel posto del secondo passeggero alcune pezzi di ricambio della vespa e un fornelletto per cucinare. Durante il giorno viaggiava e la notte dormiva in tenda o tramite couchsurfing, un servizio gratuito di scambio di ospitalità e servizio di rete sociale. «Prima di partire mi sono iscritto al sito – spiega – e ho richiesto ospitalità. È stato il modo migliore per conoscere e stare con la gente del posto, mentre quando non ho trovato qualcuno che mi desse ospitalità, ho dormito in tenda». Insomma una vera e propria avventura tra le terre di Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia. Dopo quasi un mese dalla partenza, il 21 luglio gli amici lo hanno accolto al Passetto e insieme hanno festeggiato il suo ritorno.

 

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