Ancona-Osimo

La minoranza chiede bacheche per informare i cittadini, scoppia la polemica con la maggioranza

Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle nel settembre scorso ha depositato una mozione riguardo spazio sottratto alle attività dei gruppi

Viale della Vittoria ad Ancona

ANCONA- Con la soppressione del giornale cartaceo del Comune di Ancona, nel nuovo magazine online i gruppi consiliari di minoranza non hanno più alcuno spazio per informare la cittadinanza riguardo le attività svolte dall’opposizione. Nessuno spazio nemmeno nelle bacheche della città che hanno la funzione di divulgare quanto fatto dall’amministrazione comunale e dai partiti sia di maggioranza che di minoranza. Per questo motivo, il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle nel settembre scorso ha depositato una mozione.

«Dalla soppressione del magazine cartaceo in cui, pure limitato, era previsto uno spazio utile a divulgare le posizioni politiche di tutti i gruppi, sia di maggioranza che di opposizione, non è stato previsto alcun “surrogato”. Nel magazine online http://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/ankonmagazine/  trova  spazio esclusivamente l’attività della Giunta. In sostanza non c’è  alcun mezzo (fisico o elettronico) “istituzionale”  con cui i cittadini anconetani possano avere cognizione delle attività e prese di posizione dei gruppi consiliari- spiega Daniela Diomedi, consigliere M5S-.

Daniela Diomedi, consigliere comunale M5S

L’implementazione di strumenti, anche “tradizionali”, quali l’utilizzo di spazi (bacheche) idonei a pubblicizzare l’attività e le iniziative svolte in consiglio comunale e di altri strumenti di comunicazione cartacea come giornali, newsletter, volantini ecc… è utile  a coinvolgere i cittadini nella vita politica ed amministrativa del Comune ed al fine di garantire una informazione politica plurale».

La richiesta da parte della minoranza di poter utilizzare apposite bacheche, come quelle sottoutilizzate e già in uso alle ex Circoscrizioni, ha scatenato la polemica. «Addirittura un consigliere di maggioranza ha dichiarato che prima della pubblicazione è necessaria l’approvazione del testo… Insomma una censura preventiva» conclude la Diomedi.

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