Ancona-Osimo

La festa per la Libertà dei Popoli compie 30 anni

Ricco il programma di iniziative che si svolgeranno il 6-7-8 luglio a Forte Altavilla Pietralacroce. Centrale l'incontro di sabato alle 19, sul tema “Il mare non ha confini- Salvataggi in mare e politiche europee sull'immigrazione- le Ong raccontano”

Conferenza stampa Festa per la Libertà dei popoli (Foto: Comune di Ancona)

ANCONA- La Festa per la Libertà dei Popoli compie 30 anni. È ricco e variegato il programma di iniziative che si svolgeranno il 6-7-8 luglio 2017 a Forte Altavilla Pietralacroce. Appuntamenti di estrema attualità ed interesse che trovano un comune denominatore nel rifiuto dei muri, delle divisioni fisiche, morali e psicologiche. L’evento, sostenuto dal Comune di Ancona, dall’assessorato alla Partecipazione Democratica e alla Cultura, è da sempre reso possibile dalla messa in rete di numerose associazioni. Si parte giovedì 6 luglio, con iniziative per i bambini, recital di poesie africane e l’iniziativa “La terra balla” dedicata al terremoto. Si prosegue la sera con “Insieme contro i muri: ti racconto 30 anni della festa per la libertà dei popoli” e poi – novità!-  “Poetry Slam” con nuovi poeti italiani – iniziativa dedicata alla poesia.

«La Festa è nata dall’idea di organizzare un evento che mettesse insieme più culture e trasferisse conoscenze, di un confronto su temi internazionali quali la libertà, la solidarietà, la non violenza. Un po’ preoccupati  di imbarcarci in un’impresa al di sopra delle nostre forze ma al contempo spinti dall’entusiasmo  non ci immaginavamo che potesse essere solo l’inizio di un lungo viaggio- racconta Roberto Frey, ideatore e anima della Festa-. Abbiamo coinvolto amici e compagni, bussato a tante porte e ricevuto da subito una mano da tanti: i lavoratori portuali, il CVM,  militanti del sindacato, la Società Mutuo Soccorso Pace e Unione di Pietralacroce, le cooperative e i numerosi  amici – oggi molte ong- che hanno prestato la loro opera».

Venerdì 7 luglio sarà la volta di nuovi autori in lingua italiana – brigate poeti rivoluzionari – il cielo di Palestina. Centrale sarà l’incontro di sabato 8 luglio alle 19, durante il quale le ONG faranno chiarezza e porteranno testimonianze sul tema “Il mare non ha confini- Salvataggi in mare e politiche europee sull’immigrazione– le Ong raccontano” con l’intervento di Eugenio Alfano di Amnesty International, Andrea Bellardinelli coordinatore programma Italia Emergency, Giuseppe De Mola di MSF Italia, Stefano Trovato della CNCA membro Tavolo nazionale Asilo, Nazzarena Zorzella della ASGI; introduce e modera Daniele Valeri. In serata “No alla violenza sulle donne” fiaccolata organizzata dall’associazione Terza Via; seguiranno racconti di immigrazione e suoni d’Africa.

In programma ci sono anche tre mostre fotografiche: Il risveglio della Sibilla, a cura di Eddy Bucci ed Eleonora Ponzio; Fine pena mai con le immagini dell’universo carcerario a cura dell’Associazione Officina; Hancinan mostra di scatti su Ancona e Cina a cura dei ragazzi del Liceo Savoia Benincasa. Tutte le sere cucina etnica e non con prodotti alimentari provenienti dalle zone terremotate; Il cielo del forte: visita guidata alle stelle seguirà Visita guidata del Forte Altavilla su prenotazioni al telefono 347 71 37 959.

«Si tratta di una iniziativa che ha precorso i tempi- e della quale c’è sempre molto bisogno. I valori che porta avanti sono fondanti e vanno ribaditi. Alla Festa dei Popoli, come ormai familiarmente chiamata, l’Amministrazione è molto affezionata» sottolinea l’assessore Stefano Foresi.

«I tempi sono cambiati con le epoche ma il nucleo centrale è sempre più centrale. Siamo circondati da una quantità di tragedie, l’Italia è una sorta di molo cui aggrapparsi. Per la sua storia, per il suo ruolo,  Ancona deve focalizzarsi in modo permanente sulla tematica dell’incontro tra i popoli, avvalendosi delle persone più autorevoli e competenti» commenta l’assessore Paolo Marasca.

«Tre giorni di festa intensi ad ogni edizione. Siamo stati fortunati ad incontrare tanti viaggiatori e ci siamo fermati ad ascoltarli perché i loro racconti – come  scrive  Pino Cacucci –  esprimono il riscatto della memoria contro l’oblio in un mondo che spinge a  dimenticare  troppo in fretta- Daniele Valeri, altro storico organizzatore-. Wassim Damash ha raccontato la Palestina, Gianni Sofri e Pio D’Emilia ci hanno accompagnato a scoprire l’India e il Giappone, l’indimenticabile Dino Frisullo ci ha fatto conoscere i dannati della terra, siano essi i curdi reclusi in Turchia o immigrati segregati in un CPT. Saverio Tutino che ha conosciuto il Che e narrato della ancora non burocratizzata rivoluzione cubana. Ernesto Balducci ed Eugenio Melandri hanno spiegato le contraddizioni della nostra società. E poi Mario Dondero indimenticabile fotoreporter. Fino al pronipote di Toro Seduto che in mezzo ad una marea di bambini narrava del popolo delle grandi praterie.  Questa è stata la Festa per la libertà dei popoli per trenta anni, così continuerà finché noi tutti avremo voglia ancora di ascoltare chiunque abbia una storia da raccontare».

 

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