Ancona-Osimo

#ItaliaSicura, D’Angelis: «29 miliardi contro dissesto idrogeologico»

Presso la sede di Confindustria Ancona si è svolto ieri un seminario sul contrasto al rischio idrogeologico, organizzato dalla Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il coordinatore D'Angelis: «Nelle Marche finanzieremo 227 interventi»

Seminario sul contrasto al rischio idreologico preso Confindustria Ancona

ANCONA – Contro il dissesto idrogeologico «per i prossimi 10-15 anni abbiamo 29 miliardi di euro per 11.500 interventi nel Paese, 379 per le Marche, dove finanzieremo 227 interventi». Lo ha detto ieri Erasmo D’Angelis, coordinatore di #ItaliaSicura, la Struttura di missione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, durante un seminario presso Confindutria Ancona – una delle 21 tappe dell’iniziativa – sulle nuove linee di progettazione dell’assetto idrogeologico.

«ItaliaSicura – ha continuato D’angelis – opera da tre anni, è una struttura di lungo periodo istituita dal precedente governo ma che va al di là della durata dei singoli esecutivi. Abbiamo risorse importanti, come gli 11,5 miliardi che finanziano con bonus fiscali dell’85 per cento interventi antisismici nei condomini. Sul dissesto idrogeologico abbiamo già recuperato 2,3 miliardi di somme non spese dal 2000 al 2014. Nelle Marche ciò ha significato 36 interventi già avviati per una spesa di 24 milioni di euro. Occorre incentivare la progettazione, perché il 90 per cento degli interventi non ha progetto. Purtroppo c’era una regola che permette ai comuni di finanziare la progettazione se l’intervento è finanziato, ma se i finanziamenti arrivano solo se c’è il progetto, si capisce che si entra in un circolo vizioso. Per questo abbiamo anche stanziato un fondo di 100 milioni di euro per spesare la progettazione. Nel complesso si tratta di un intervento importante di lungo periodo, una svolta culturale che porta sicurezza e occupazione».

L’obiettivo della serie di incontri in cui si è inserito quello di ieri è coinvolgere i professionisti e i tecnici della pubblica amministrazione per un approfondimento e un confronto sulle “Linee Guida per le attività di programmazione e progettazione degli interventi per il contrasto del rischio idrogeologico”. Ventiquattro milioni di euro già sono stati investiti in 36 interventi di contrasto al dissesto idrogeologico nelle Marche. Un dato che testimonia l’attività di #ItaliaSicura nella nostra regione.

«Il tema al centro dell’incontro – ha detto Costanzo Perlini, presidente dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) sezione Marche – è di grande attualità per il mondo delle costruzioni, mettere in sicurezza il territorio è strategico, tanto più nelle Marche dove tutti i 229 comuni sono a rischio idrogeologico. Per questo l’opera di ItaliaSicura è di notevole rilevanza». «La nostra è una regione fragile – ha detto Angelo Sciapichetti, assessore alla Difesa del suolo della Regione – per questo il dissesto del territorio è per il governo regionale la priorità centrale. Su questa fragilità si è poi abbattuto il più grande evento distruttivo, dopo la seconda guerra mondiale che abbia mai colpito la nostra terra, che determina ancora oggi circa 30mila sfollati. Il terremoto non si può prevedere, il resto sì. Per questo l’opera pubblica più importante è quella della prevenzione e manutenzione del territorio. Quando siamo arrivati abbiamo trovato stanziati nel bilancio regionale su questo fronte 500mila euro. Il primo problema era all’ultimo posto. Stiamo lavorando per capovolgere la tendenza. Ma oggi il problema più grave non sono le risorse, bensì le procedure, da snellire, velocizzare, rendere certe, per accelerare la spesa. Su questo versante il ruolo di ItaliaSicura è determinante, così come lo è il lavoro di squadra, tra istituzioni, professionisti e imprese».

«Grazie a ItaliaSicura – ha detto Maurizio Mangialardi, presidente di Anci Marche – per la prima volta in questo paese si è invertito l’approccio: si è passati dalla gestione dell’emergenza all’investimento in prevenzione. Tuttavia è importante semplificare, dare certezza ai percorsi. Penso al caso di Senigallia. Nei giorni scorsi sono arrivati circa 20 milioni di euro a fronte dell’alluvione di tre anni fa che ha colpito e danneggiato circa 15mila persone oltre a numerose imprese. Dopo solo tre anni abbiamo avuto i contributi e ringraziamo il governo che ha mantenuto le promesse, ma è una soddisfazione amara, perché quei 20 milioni investiti in prevenzione al momento giusto, nel passato, avrebbero risparmiato tanta sofferenza e disagi».

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