Ancona-Osimo

Italia Nostra Ancona: «No a nuovi posti auto in centro»

Secondo l'associazione sono necessari parcheggi scambiatori in periferia così come è necessario riprendere la realizzazione della metropolitana di superficie riaprendo la stazione marittima

I parcheggi blu in piazza Pergolesi a Senigallia

ANCONA – Nuovi posti auto in centro città per far fronte al problema dei parcheggi, Italia Nostra Ancona si oppone con forza a questa eventualità. «Il sindaco ha affermato in questi giorni di voler affrontare il problema dei parcheggi e la proposta dell’amministrazione è di creare 50 nuovi posti auto in pieno centro sopra piazza Pertini, oltre a realizzare un nuovo parcheggio al porto storico. In questo modo si richiama ancor più traffico, più inquinamento e si penalizza l’uso del mezzo pubblico- scrive in una nota il Consiglio direttivo-. C’è la necessità di realizzare parcheggi scambiatori in periferia, come previsto dal PRG del 1973, e di riprendere la realizzazione della metropolitana di superficie riaprendo la Stazione Marittima, colpevolmente chiusa dalla Giunta Comunale».

Secondo Italia Nostra i parcheggi sono un problema culturale. «A differenza del sindaco di Milano, Sala, al sindaco di Ancona manca un’adeguata elaborazione culturale sul futuro della città e un’apertura alle tematiche ambientali che gli altri sindaci stanno già affrontando da tempo. Il sindaco non rispetta gli impegni presi di rimettere più centraline  per conoscere i veri valori dell’inquinamento in città, ignorando anche l’accorato appello di esperti quali il prof. Bonifazi- spiega l’associazione-. Il problema dell’inquinamento è ormai universale. Viene affrontato in varie sedi, l’ultima è stato l’incontro C40 Cities, svoltosi a Parigi tra i sindaci di 11 città del mondo. L’Italia era rappresentata dal sindaco di Milano Sala e in tale occasione è stato sottoscritto un patto che prevede che dal 2025 si acquisteranno solo mezzi pubblici elettrici e che nelle città vi dovranno essere aree a zero emissioni entro il 2030. Nel frattempo, secondo Sala è necessario insistere sul trasporto pubblico e sullo sharing».

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