Ancona-Osimo

Intercettazioni e prescrizione: come funziona la riforma del sistema penale

Questa mattina un confronto sul tema si è tenuto ad Ancona, nella Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell'Università Politecnica delle Marche. Si tratta del primo convegno sul tema dopo l'approvazione in Senato del Ddl

ANCONA- Magistrati e avvocati a confronto sulla riforma del processo penale. L’incontro, “La riforma del sistema penale, giuristi a confronto” organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Ancona, si è tenuto questa mattina, venerdì 19 maggio, ad Ancona, nella Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche. Si tratta del primo convegno sul tema dopo l’approvazione in Senato del DDL. «Questo è un confronto sulla riforma della giustizia penale che in Italia è un tema molto spesso foriero di polemiche, tensioni e discussioni forti. I temi affrontati nella riforma sono caldissimi. Uno su tutti quello delle intercettazioni telefoniche. Un altro molto importante è quello dei rapporti tra i tempi del processo e il lavoro dei pubblici ministeri e dei giudici. E poi il tema della prescrizione- spiega Piergiorgio Morosini, consigliere del Csm.- Il mio intervento riguarda i riti alternativi, cioè tutti quegli strumenti che sono messi a disposizione delle parti e del giudice per rendere il processo più veloce e dargli una durata ragionevole. La lunga attesa di un giudizio è già di per se una pena per coloro i quali affrontano il processo. Non solo per gli imputati ma anche per le vittime dei reati che hanno anche la legittima aspirazione ad avere una risposta in tempi ragionevoli. Una risposta tardiva molto spesso è una non risposta e questo crea una sentimenti di sfiducia nella risposta dello Stato che è un qualcosa di molto pericoloso in un sistema democratico». Uno dei temi fondamentali è la spettacolarizzazione della notizia.

«L’informazione, la spettacolarizzazione della notizia, la stretta attualità, stanno avvicinando sempre più i cittadini alle tematiche anche più complesse che concernono la giustizia penale- commenta Serenella Bachiocco, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ancona-. Questo evento, aperto anche alla cittadinanza, agevola un tavolo di confronto sui temi della riforma del sistema penale e mette di fronte giuristi con formazione e vedute diverse. Rappresenta un’occasione formativa ed informativa utile con la possibilità di fare sintesi su quanto viene riportato dai media».

Convegno “La riforma del sistema penale, giuristi a confronto” che si è svolto ad Ancona

La riforma attesa da molto tempo, secondo l’Associazione Nazionale Magistrati presenta delle criticità. «La vera grande riforma sarebbe coprire gli organici dei magistrati e del personale di cancelleria. In diverse zone di Italia ci sono assenze che arrivano al 40%. In queste condizioni gli uffici non possono funzionare. Oltre a questo c’è un sistema giustizia penale e civile che non va. In questo modo si crea scontento per il servizio che poi i magistrati e avvocati rendono- afferma Daniele Paci, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Ancona-. L’Associazione Nazionale magistrati nel documento che ha presentato, chiede di mettere mano alle difficoltà nello svolgere i processi penali a cominciare dal sistema delle notifiche che è antiquato. Occorre una giustizia efficiente, che dia delle garanzie ai cittadini e soprattutto agli imputanti nel processo penale. Nella riforma ci sono anche delle cose positive sebbene insufficienti come l’allungamento dei tempi nella prescrizione. Le intercettazioni sono un tema caldo. Nella riforma sono indicate solo a grandi linee dobbiamo aspettare i decreti delegati per venderne il contenuto».

Tra i temi affrontanti durante il convegno, le indagini preliminari, le intercettazioni telefoniche, i riti speciali, la prescrizione e le condotte riparatorie, l’ufficio del Pubblico Ministero e le impugnazioni.

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