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Inquinamento acustico sottomarino, la Regione Marche partner a Venezia del progetto ambientale

All'inizio del prossimo anno saranno sistemati gli idrofoni per la misurazione del rumore nelle acque antistanti la costa marchigiana, così si potrà valutare il suo impatto sulle forme di vita marine e sviluppare un piano di mitigazione del problema

Il mare Adriatico visto dalla spiaggia di Senigallia
Il mare Adriatico visto dalla spiaggia di Senigallia

VENEZIA – La Regione Marche partecipa all’incontro per l’attuazione del progetto “Soundscape: paesaggi sonori nel mare adriatico settentrionale e il loro impatto sulle risorse biologiche marine” in corso a Venezia nell’ambito del progetto Italia Croazia Soundscape di cui le Marche sono partner. Cofinanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma Interreg Italia-Croazia, il progetto si occupa dell’inquinamento acustico sottomarino e dell’impatto sull’ecosistema del Mare Adriatico settentrionale, area dalla biodiversità vulnerabile fortemente colpita dall’aumento del traffico marittimo, dal turismo e dallo sfruttamento delle risorse.

L’obiettivo principale del progetto è studiare l’inquinamento attraverso il posizionamento di idrofoni nell’area del Nord Adriatico italiano e croato, valutare il suo impatto sulle forme di vita marine (soprattutto pesci, cetacei e tartarughe) e sviluppare un piano di mitigazione del problema. All’inizio del prossimo anno saranno sistemati gli idrofoni per la misurazione del rumore nelle acque antistanti i territori dei soggetti partner; il rilevamento durerà un anno e nelle Marche sarà effettuato nell’area del Conero. Un altro strumento sarà caricato su un’imbarcazione per monitorare l’inquinamento acustico delle imbarcazioni da diporto.

I primi due giorni del meeting sono dedicati alla formazione degli operatori appartenenti agli enti partner italiani e croati che si occuperanno del posizionamento degli idrofoni e dell’estrazione ed elaborazione dei dati. Seguirà l’incontro del Comitato di Monitoraggio e Gestione tra i partner. Il progetto, della durata di 2 anni e mezzo, prevede inoltre momenti di divulgazione dei risultati per sensibilizzare sulla problematica ancora poco conosciuta dell’inquinamento acustico in mare.

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