Ancona-Osimo

Inchiesta di Perugia, Avvocatura di Ancona: «Pienamente solidale con la magistratura»

Il polverone suscitato dalle intercettazioni all’ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Luca Palamara è stato al centro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ancona

Maurizio Miranda
Gli avvocati protestano a Palazzo Giustizia. Al centro il presidente Maurizio Miranda

ANCONA – «L’avvocatura è pienamente solidale con la magistratura e auspica che i cittadini non perdano fiducia in un’istituzione democratica così importante, caposaldo della nostra società». Così Maurizio Miranda il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ancona sull’inchiesta di Perugia relativa alle nomine giudiziarie scaturita dalle intercettazioni all’ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Luca Palamara che hanno scoperchiato un vaso di pandora e fatto salire lo scontro fra le due correnti che avevano in mano la guida dell’ANM Associazione Nazionale Magistrati) facendone saltare la giunta.

Insomma una questione molto calda che ha sollevato un polverone nel mondo della Giustizia, spingendo il Ministro Alfonso Bonafede ad annunciare l’accelerazione dei tempi per la riforma della carriera dei magistrati.

Il tema è stato anche al centro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ancona che si è tenuto nella mattinata di ieri. Gli avvocati hanno voluto manifestare la propria solidarietà nei confronti della magistratura, «la cui integrità e rispetto del principio di separazione dei poteri non possono essere messi in dubbio dai recenti accadimenti».

Intento dell’Ordine, come spiega Miranda «è soprattutto quello di esprimere la più alta considerazione del lavoro dei Magistrati, convinti che le questioni oggetto del dibattito riguardino correnti “parapolitiche” e comportamenti che sono fortunatamente confinati a pochi soggetti ma che tuttavia rischiano di ledere la credibilità dell’intera istituzione».

Il presidente dell’Ordine ricorda che nei giorni successivi all’anniversario della strage di Capaci, «L’Italia si è riscoperta vicina agli uomini di Stato che hanno difeso con la propria vita i valori e i principi della nostra Costituzione come il Giudice Falcone e il Giudice Borsellino».

Allo stesso modo ritiene «che i profili di responsabilità a carico di pochi soggetti vadano chiariti velocemente proprio per non infangare il lavoro e la professionalità della stragrande maggioranza dei magistrati italiani». Miranda pone l’accento sul ruolo svolto dai magistrati impegnati negli Uffici Giudiziari di Ancona «ai quali riconosciamo la massima serietà e professionalità e la capacità di svolgere il proprio lavoro anche nelle note difficoltà che derivano dalla carenza di personale».

«Condivido le dichiarazioni del presidente del nostro Consiglio dell’Ordine in quanto non bisogna assolutamente fare di ogni erba un fascio – commenta il legale di Unione Nazionale Consumtori, Corrado Canafoglia – , sottolineo però che quanto accaduto è gravissimo e immediatamente l’ordinamento giudiziario deve porre in essere tutte le azioni necessarie per ripristinare la regolarità messa in ombra da alcuni soggetti che rivestono un ruolo chiave nel sistema».

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