Ancona-Osimo

Ancona, inchiesta Ghost Jobs: Bonci verso il patteggiamento

Nel corso dell'udienza preliminare relativa all'inchiesta sugli appalti pubblici del Comune di Ancona, il gup ha concesso il dissequestro delle somme profitto del reato per procedere al patteggiamento

Tribunale Ancona
Tribunale di Ancona

ANCONA – Si appresta al patteggiamento Simone Bonci, il geometra dipendente del Comune di Ancona coinvolto nell’inchiesta “Ghost Jobs” relativa agli appalti pubblici dell’ente.

La vicenda era esplosa nel novembre 2019 con l’arresto del geometra, accusato di corruzione per aver favorito un gruppo di imprese “amiche” negli appalti per i lavori dei laghetti del Passetto e in alcuni cimiteri, in cambio di alcune “cortesie”, fra le quali anche lavori all’interno della sua abitazione, stando all’accusa.

Questa mattina nell’udienza preliminare il gup su istanza dei difensori di Bonci, Lorenza Marasca e Riccardo Leonardi, ha concesso il dissequestro delle somme che erano state sequestrate in sede di custodia cautelare, per metterle a disposizione del Comune di Ancona, ai fini del patteggiamento della pena: la restituzione del profitto del reato è la condizione di ammissibilità per patteggiare.

I pubblici ministeri avevano individuato in circa 40mila euro il profitto del reato, mentre ad essere sequestrati sono stati 32mila euro. Gli avvocati hanno depositato nel corso dell’udienza due assegni da 5mila euro ciascuno, pari a 10mila euro, per concorrere al risarcimento del danno cagionato al Comune di Ancona.

Il giudice ha rinviato alla prossima udienza del 19 luglio per procedere al patteggiamento a due anni e mezzo. Il geometra Bonci dovrà però tornare in carcere perché non può usufruire della condizionale. «Bonci è molto collaborativo – afferma l’avvocato Marasca – come lo è stato all’inizio, continua ad esserlo anche adesso tanto che sta messo a disposizione del Comune di Ancona tutte le sue risorse economiche, inclusi i risparmi della famiglia, tra i quali un libretto acceso alle Poste quando la figlia era nata. È pentito e ha preso atto delle conseguenze del reato commesso».

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