Ancona-Osimo

Incendio da Bonetti, la perizia del Ris: «Nessuna traccia di acceleranti»

L’esperto in chimica ed esplosivi infiammabili esclude l’utilizzo di combustibili sulle cause del rogo. Consegnato l’esito dell’accertamento in Procura che esclude così il dolo

Spiaggia Bonetti dopo la rimozione delle macerie

ANCONA – La consulenza del Ris di Roma di Giovanni Russolillo, della sessione chimica e esplosivi infiammabili, non ha evidenziato nessun utilizzo di acceleranti sull’incendio che il 30 maggio scorso ha distrutto lo chalet di Spiaggia Bonetti, a Portonovo. L’esito dell’accertamento voluto dal pm Marco Pucilli, che aveva aperto un fascicolo per incendio senza indagati dopo il rogo, è arrivato tre giorni fa sulla sua scrivania. Sembra quindi essere sempre più concreta che dietro le fiamme ci sia una causa accidentale. Per chiudere il cerchio la Procura attende gli esiti della perizia affidata all’altro consulente, l’ingegnere Gianluigi Guidi, fondatore della Guidi & Partners di Bologna che si occupa di sicurezza di impianti. La sua attenzione si era concentrata su un cavo Enel collegato alla cabina elettrica, oggetto di un secondo sopralluogo. Con il rinnovo del bar e ristorante la famiglia Bonetti aveva fatto un potenziamento dell’impianto passando da 30 ad 80 chilowatt. Dieci giorni prima dell’incendio una ditta incaricata dall’Enel era stata da Bonetti per rimuovere un palo della vecchia linea. Nel sopralluogo del 3 luglio scorso l’ingegnere bolognese cercava il cavo finito sotto terra dopo lo sbancamento dei pompieri fatto per spegnere le fiamma. Su quel cavo potrebbero racchiudersi le risposte dell’incendio. Intanto le macerie, dopo il dissequestro di luglio, sono state tolte è da Bonetti sono tornati tavolini e ombrelloni dove poter mangiare. Il prossimo anno lo chalet verrà ricostruito.

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