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Ancona, inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti: «100 risultati da raggiungere nel 2022»

Si apre ufficialmente il nuovo anno giudiziario della Corte dei Conti. Oltre 28mila atti nel 2021, 6mila in più dell'anno precedente. Di fronte l'obiettivo di monitorare sull'impiego dei fondi europei

ANCONA – Si apre ufficialmente il nuovo anno giudiziario della Corte dei Conti. Con una cerimonia in presenza all’auditorium della Mole Vanvitelliana, ad Ancona, si interrompe la prassi degli ultimi due anni che ha visto lo svolgersi delle relazioni in modalità esclusivamente online per ragioni di sicurezza sanitaria. E su questo punto apre una doverosa parentesi introduttiva la presidente della Sezione Giurisdizionale regionale della Corte dei conti per le Marche, Luisa Motolese: «Le relazioni sono state preparate prima dell’inizio del conflitto in Ucraina – specifica la presidente – ed è per questo che tra i temi evidenziati, quello del Covid è spesso ricorrente». E nella crisi economica che da qui in avanti andrà ad accentuarsi, la sfida del Pnrr è l’altro traguardo da mettere nel mirino in quanto ad intercettazione delle risorse. E in tutto «non appare possibile prescindere da un apparato di controllo e verifica delle risorse così acquisite» sottolinea la presidente Motolese. Che specifica: «Nel 2022 devono essere raggiunti 100 risultati, di cui 45 entro i primi sei mesi e 55 da giugno a dicembre».

Una road map ben definita, e dunque gli impegni della Corte dei Conti saranno protesi anche a monitorare sul giusto impiego dei fondi per il raggiungimento degli obiettivi in programma.

Luisa Motolese, Presidente della Sez. Giurisdizionale Marche

Il nuovo anno giudiziario sarà caratterizzato da un ritorno alle attività in presenza, dopo due anni di udienze molte delle quali in modalità online. Ma nonostante ciò l’attività della Corte dei Conti non ha mai subito rallentamenti. Al contrario si è tradotta in 28.586 atti (rispetto ai 22mila circa del precedente anno) quali corrispondenza, protocollazione, stesura di documenti, fra cui sentenze ordinanze decreti, programmazione informatica, riunioni da remoto, attività di formazione e consulenza a distanza.

In modalità telematica si è svolto anche per il 2021 il tirocinio formativo con studenti dell’Università Politecnica delle Marche. I tirocini, infatti, hanno la finalità di incentivare la conoscenza della contabilità pubblica, della Corte in particolare e delle istituzioni pubbliche in genere. «Il 2021 è stato un anno importante – prosegue la presidente Motolese – perché ha visto anche la stipula della predetta convenzione con le altre università presenti nella regione: l’Università degli Studi di Macerata, di Camerino e di Urbino ai cui rettori va il mio sentito ringraziamento».

Gli elementi di novità

«L’inaugurazione dell’anno giudiziario è anche un’occasione per far conoscere le attività e le criticità che incontra la Corte dei Conti – spiega il procuratore regionale della Corte dei conti per le Marche, Alessandra Pomponio – e in questo la figura del Pm contabile investe un ruolo centrale». In particolare per quanto riguarda le risorse messe in campo dall’Unione Europea in tema di Recovery fund con l’obiettivo di risolvere la crisi economica pandemica attraverso un programma di sviluppo strutturale particolarmente orientato, tra l’altro, alla green economy, alle infrastrutture, all’integrazione delle reti informatiche.

«L’esigenza di garantire l’attuazione del piano negli ordinamenti nazionali – ha specificato nella sua relazione il procuratore regionale – ha fatto emergere la necessità di prevedere una dettagliata disciplina delle varie fasi relative ai singoli Piani Nazionali per la Ripresa e Resilienza (c.d. Pnrr), dalla programmazione iniziale alla rendicontazione finale». E sullo stesso tema, il presidente della Sezione regionale di Controllo della Corte dei conti per le Marche Vincenzo Palomba ha aggiunto: «La complessa trama attraverso la quale si sviluppa l’attuazione del piano, in tutte le sue componenti (ordinamentali, organizzative e funzionali), imporrà meccanismi di monitoraggio, di coordinamento e di controllo adeguati e solleciti, idonei a garantire il rispetto della legalità finanziaria e del buon andamento, utili ad affiancare i soggetti attuatori nello svolgimento della funzione e a reindirizzarli tempestivamente nel caso in cui emergano ritardi, inefficienze o sviamento dagli obiettivi».

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