Ancona-Osimo

Il ruolo di Ancona nella Grande Guerra

Prosegue il ciclo “Sabati Culturali” organizzati dall’Unitrè Numana-Sirolo insieme al Parco del Conero con due importanti appuntamenti: il primo, domani (18 febbraio) alle 17 avrà come tema il ruolo di Ancona nella Grande Guerra

SIROLO-  Appuntamento con la storia sabato 18 febbraio alle 17, al centro visite del Parco del Conero. Il Capitano di Vascello Claudio Bruschi guiderà alla scoperta del ruolo di Ancona nella Grande Guerra. Proseguono i Sabati Culturali organizzati dall’Unitrè Numana-Sirolo in collaborazione con il Parco del Conero, questa volta con una novità. Al teatro Cortesi di Sirolo, venerdì 24 febbraio alle 21.15 andrà in scena lo spettacolo “Die Landung-Lo Sbarco”.

Con la narrazione verbale, sabato pomeriggio Bruschi evidenzierà il ruolo della città dorica, protagonista del conflitto dal primo giorno: il 24 maggio 1915 infatti fu pesantemente bombardata dalla flotta nemica. Protagonista fino all’ultimo, il 4 novembre 1918, allorché i MAS presenti in porto salparono per piantare la bandiera italiana nelle isole della Dalmazia. «Durante il periodo della guerra, Ancona divenne una piazzaforte marittima con sommergibili, MAS, idrovolanti, treni armati e pertanto soggetta a svariate incursioni nemiche. Fu anche protagonista dell’unico sbarco austriaco sulla costa italiana che si concluse con la cattura degli incursori- anticipano gli organizzatori dei Sabati Culturali, Sandra Staffolani presidente Unitrè e Fabia Buglioni, vice presidente Parco del Conero-. È proprio da questo avvenimento storico che prende vita il progetto teatrale Die Landung-Lo Sbarco, di magma Associazione Culturale nato con lo scopo di divulgare un’ importante parte della nostra storia marchigiana sconosciuta ai più».

Lo spettacolo, nato un’idea di Andrea Manciola, si anima grazie all’attore professionista Gian Paolo Valentini e alla giovane regista Elena Fioretti. I tre ideatori racconteranno come, dalla pagina scritta a scopo puramente storico (l’autore, Andrea Manciola, è venuto a conoscenza del fatto proprio leggendo il libro del Sig. Bruschi: Ancona nella Grande Guerra) , si possa creare una scrittura drammaturgica che, didatticamente, mostri come la Prima Guerra Mondiale si sia svolta anche nelle case della gente comune e non solo nelle trincee.

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