Ancona-Osimo

Il Parco del Conero scommette sul biologico

Avviato nuovo Accordo agroambientale con Psr Marche. Parco del Conero: «La scelta del biologico rappresenta un'opportunità di rispetto ambientale e favorisce la produzione di frutta, cereali, vini e ortaggi»

Parco del Conero

ANCONA – Il Parco del Conero scommette sul biologico e si pone al servizio degli agricoltori facendosi promotore di un nuovo Accordo Agroambientale d’Area. Il progetto è finalizzato alla tutela delle acque, che costituisce un’importante opportunità per le aziende agricole del parco e del territorio circostante il Conero, anche fuori dai confini del Parco stesso.

“La scelta del biologico – si legge in una nota dell’Ente – rappresenta una straordinaria opportunità di rispetto ambientale e nel contempo favorisce la produzione di frutta, cereali, vini e ortaggi particolarmente apprezzati dai consumatori. Si rafforza la qualità, quindi si apportano benefici al territorio e all’economia. Per questo la Regione Marche ha emesso un nuovo bando per gli Accordi Agroambientali che racchiude un pacchetto di misure tra cui quella che finanzia l’agricoltura biologica, la produzione integrata (bando riservato solo alle aziende all’nterno degli accordi), la formazione e l’informazione agli agricoltori. Si tratta di un’opportunità da cogliere al volo anche in considerazione degli scenari in cui si colloca il nuovo bando”.

Per le aziende che ancora svolgono agricoltura convenzionale ma fossero interessate a passare al biologico, questo potrebbe essere l’ultimo bando nel vigente periodo di programmazione dell’attuale PSR (ovvero fino al 2020), in quanto tutti i fondi inizialmente stanziati per il BIO a livello di PSR sono già stati impegnati con i bandi precedentemente usciti. Per la produzione integrata l’accesso ai finanziamenti è riservato alle aziende aderenti ad un Accordo Agroambientale. In questi scenari, il parco del Conero punta sulla misura dell’agricoltura biologica perchè “i risvolti positivi sull’ambiente e sulla salute dell’uomo sono maggiori. Senza dimenticare che dal punto di vista della richiesta del mercato i prodotti biologici risultano premianti”.

 

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