Ancona-Osimo

Green pass agli studenti e tamponi gratis: la proposta di Ricci trova l’appoggio del sindaco di Ancona

Incubo dad. Per frenare il rialzo dei contagi il sindaco di Pesaro, il sindaco di Pesaro propone il green pass per gli studenti. L'idea sembrerebbe non dispiacere nemmeno al primo cittadino di Ancona Valeria Mancinelli

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ANCONA – Il rialzo dei contagi preoccupa il mondo della scuola. Dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci arriva la proposta di green pass base per gli studenti e tamponi gratuiti ogni 48 ore, idea per altro rilanciata anche dal sindaco di Ancona Valeria Mancinelli. «Non ne abbiamo ancora discusso – frena l’assessore comunale alla pubblica istruzione Tiziana Borini – vedremo l’evolversi della situazione». 

La proposta

L’obiettivo è evitare il più possibile la dad. Dunque, secondo Ricci, sarebbe da adottare il green pass semplice per tutti gli studenti, e per i non vaccinati tampone gratuito ogni 48 ore. Proposta che sembra non sia dispiaciuta neanche al sindaco di Ancona, ma al momento nessun dibattito interno è emerso al riguardo. Un’ipotesi, però, che spacca il fronte dei dirigenti scolastici di Ancona.

«Al momento potrebbe essere una misura valutata in termini eccessivi rispetto al contesto – dice il preside del liceo artistico Mannucci, Francesco Maria Orsolini -, vero è che la situazione sta evolvendo in senso negativo, ma chiedere il green pass anche agli studenti è una decisione che andrebbe valutata attentamente».
Più accogliente, invece, è la posizione del preside dell’Istvas, Francesco Savore secondo cui «sarebbe una norma coerente con tutto ciò che sta avvenendo nel mondo scuola – riferisce il dirigente scolastico – una garanzia ulteriore di presenza a scuola». Mentre l’assessore Borini evita la fuga in avanti: «Ho incontrato i dirigenti scolastici venerdì scorso – dice – ma non mi è stata sottoposta nessuna opinione in merito».

Dunque per ora resta tutto sul piano delle ipotesi, ma con il dilagare dei contagi la situazione potrebbe subire delle trasformazioni improvvise.

Le quarantene

Seppure sia vero che il rimbalzo dei contagi continua a mettere i bastoni tra le ruote alla didattica in presenza, il quadro complessivo della situazione non sarebbe così allarmante. Almeno se paragonato allo stesso periodo dell’anno scorso. Ma c’è da dire che durante la terza ondata non c’erano ancora i vaccini e, dunque, nemmeno il green pass. Ad ogni modo, sul fronte degli istituti comprensivi di Ancona sarebbero in totale 20 le classi in quarantena: 11 allo Scocchera, 3 ai Quartieri Nuovi, 3 all’istituto Ancona Nord e 3 alle Grazie-Tavernelle.

«Circola una comunicazione più allarmante rispetto alla realtà dei fatti – precisa l’assessore Borini – perché contestualmente alla presenza del virus tra i più giovani, nella fascia di età degli adulti si sta procedendo attivamente alla somministrazione delle terze dosi. E cresce anche il numero delle prime».

Nelle scuole superiori, dove il tasso di studenti vaccinati è decisamente più elevato rispetto agli istituti comprensivi, c’è meno preoccupazione. «Qui da noi tutte le classi sono in presenza» dice Orsolini. «Abbiamo una sola classe in dad – riferisce Savore – se riuscissimo a chiudere l’anno così, non sarebbe male per niente». Va peggio al Savoia-Benincasa, dove al momento sono 6 le classi in dad. «Purtroppo abbiamo avuto un sensibile aumento – dice la dirigente Maria Alessandra Bertini – ma non voglio nemmeno immaginare di tornare alla situazione dell’anno scorso». 

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