Ancona-Osimo

Green pass alla mensa di Torrette, LaIsa al garante privacy: «Così dipendenti di serie A e di serie B». La replica dell’Azienda

Il sindacato protesta contro l'obbligo di Green pass alla mensa per i dipendenti di Torrette e chiede i buoni mensa. Ecco la replica del direttore amministrativo dell'ospedale

Torrette

ANCONA – Non piace al sindacato LaIsa, lavoratori indipendenti della salute, il provvedimento adottato alla mensa degli Ospedali Riuniti di Ancona, di consentire la consumazione del pasto seduti in sala solo ai dipendenti muniti di Green pass.

Enzo Palladino, presidente generale Laisa alla raccolta firme contro il Green pass in Piazza Roma ad Ancona

Il provvedimento, in linea con l’ultimo decreto Draghi che ha introdotto l’obbligatorietà della certificazione verde per le consumazioni al tavolo nei locali al chiuso che erogano servizio di ristorazione solo per i possessori del pass, secondo il presidente regionale e nazionale del sindacato Enzo Palladino, rischia di «creare dipendenti di serie A e dipendenti di serie B».

Per questo il sindacalista nella giornata di ieri ha inviato una lettera al garante per la protezione dei dati personali e al direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona, nella quale chiede di «concedere la possibilità ai dipendenti che non hanno una certificazione verde o che non hanno voglia di esibirla per non far conoscere lo stato fisico-salutare, l’esercizio del diritto di mensa con modalità sostitutive», si legge nella missiva.

Tra le proposte messe sul tavolo da LaIsa quella del buono mensa così che i dipendenti «possano acquistare il cibo anche fuori dalla mensa per mangiarlo a casa». Ad oggi i sanitari sprovvisti di certificazione verde nella mensa di Torrette possono prenotare il pranzo da asporto, ma non consumarlo nei locali della mensa. Secondo Palladino però in questa maniera «devono consumare i pasti fuori dall’ospedale, magari seduti su un marciapiede, per strada e sotto il sole, come i clochard, mentre i dipendenti di serie A possono restare comodamente seduti a mensa, godendosi l’aria condizionata, questo non è umano».

«Mi domando – prosegue – se sia stata fatta una consultazione con gli organi paritetici come il Cug, come previsto dalla legge e se sia stato fatto un confronto con le organizzazioni sindacali o se si tratta di un atto unilaterale».

Antonello Maraldo, direttore amministrativo di Torrette

Il direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti di Ancona, Antonello Maraldo replica che «l’Azienda ha dato tempestiva attuazione al decreto legge 52/2021» ovvero a quello che ha introdotto l’obbligo del Green pass per accedere ad alcuni servizi fra i quali quelli di ristorazione al tavolo nei locali al chiuso.

In particolare la direzione ha applicato «l’articolo 9 bis del decreto legge 52/2021 inserito nell’articolo 3 del decreto legge 105/2021» e inoltre fa presente di aver previsto modalità sostitutive per personale di Torrette sprovvisto del pass. che può prenotare e ritirare il pass, Maraldo afferma «che non era dovuto né possibile fare passaggi con il Cug e altri organismi, perché avrebbero presupposto una convocazione in periodo feriale e una trattazione della questione non prima di un mese da oggi e quindi con una elusione di fatto dell’obbligo». Secondo Maraldo infine «la polemica sembra sollevata quasi più per esigenze di visibilità».

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