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Grand Tour delle Marche 2022, al via una festa lunga sette mesi – VIDEO

Più di 25 tappe da maggio a dicembre, programma presentato dall’organizzazione di Tipicità e Anci Marche, in collaborazione con Regione, Comuni e Unioni Montane, atenei di Ancona, Camerino e Macerata, imprenditori partner

La presentazione del Grand Tour delle Marche in Regione

ANCONA- Tutti presenti in Regione per la presentazione della nuova stagione del Grand Tour delle Marche 2022 il fantastico viaggio che, da maggio a dicembre, si articola in oltre 25 tappe che saranno vissute nelle piazze, nei borghi, nei porti e nei lidi, tra cibo e manualità e conoscenza della regione per chi marchigiano non è. Eventi dedicati a tartufi, mela rosa, cucina di mare e brodetti adriatici, fisarmoniche e musica d’autore, lavorazione della pelle e tante altre caratteristiche che rendono unica la nostra regione, come l’Infiorata, le feste dedicate a birre artigianali, vini, delizie del bosco, poesia tra le mura e mondo equino.

Una grande festa lunga sette mesi, con la possibilità di rimanere connessi a questo mondo vivo ed autentico, grazie all’innovativa tecnologia elaborata da MyCicero che proietta l’esperienza all’infinito in www.tipicitaexperience.it. A descrivere il nuovo circuito nella sede della Regione Marche, alcuni dei protagonisti, tra cui gli amministratori di Senigallia, Sant’Elpidio a Mare, Porto Recanati, il presidente dell’Unione Montana Esino Frasassi Ugo Pesciarelli e tanti altri che hanno voluto testimoniare con la loro presenza quanto importante sia la manifestazione.

La stagione 2022 torna totalmente in presenza fisica e si sviluppa in più di venticinque tappe, da maggio a dicembre. «La Regione è vicina a Tipicità perché Tipicità non rappresenta solo la storia, ma anche il futuro del nostro territorio – ha affermato il presidente Francesco Acquaroli – Tornare in presenza è importante e nel Grand Tour vedo capacità di stare insieme, grande attenzione alla destagionalizzazione, esaltazione delle unicità marchigiane». Acquaroli ha anche detto che Tipicità rappresenta «un esempio importante di come si può fare sinergia mantenendo le identità. Questo è fondamentale in una regione, come la nostra, dove prevalgono le piccole dimensioni, che non sono sinonimo di poca qualità, ma di eccellenza e peculiarità. Solo facendo sinergia possiamo vincere la sfida dei mercati internazionali e dell’affettività nei confronti dei nostri territori».

«Nato nove anni fa per supportare EXPO 2015 con proposte di accoglienza locali – ha ricordato Angelo Serri, direttore di Tipicità – il Grand Tour nel tempo ha creato una “comunità” regionale più capace di accogliere, che si è messa in gioco, ha sperimentato, è cresciuta, è migliorata nelle proposte. Da suggerimento per il fine settimana a proposta “endless”, valida tutto l’anno. Le tappe del Grand Tour sono il momento centrale di una proposta di accoglienza permanente».

«Siamo piccoli e da soli non possiamo vincere – ha spiegato il Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gianluca Gregori – Il Grand Tour delle Marche ha avuto la capacità di integrare l’eterogeneità e questo è ciò che chiede il turismo internazionale. Gli eventi sono fondamentali e dobbiamo essere in grado di misurarne i risultati per migliorare sempre più».

«È importante che la rete di Tipicità e del Grand Tour delle Marche comprenda anche gli Atenei. L’Università di Camerino è sempre presente con il suo sostegno culturale e scientifica alle iniziative importanti per il territorio – ha sottolineato il prorettore vicario di Unicam, Graziano Leoni. Poi gli interventi degli amministratori presenti per una giornata che ha confermato la bontà dell’iniziativa. L’elenco degli appuntamenti che viene aggiornato continuamente è già disponibile on line.

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