Ancona-Osimo

Gli imprenditori anconetani festeggiano il “Tax Free Day”

La CNA di Ancona festeggia oggi il Tax Free Day delle piccole e medie imprese, il giorno in cui si smette di lavorare per il fisco e si inizia a guadagnare per se stessi. Per quanto riguarda il Total tax rate, in primo piano c'è Falconara con il 62,5%, poi Ancona con il 59,4%, e infine Osimo con il 58,4%

Da sin. Andrea Cantori, segretario CNA Area Vasta Ancona; Loredana Giacomini, presidente CNA Ancona; Marzio Sorrentino, responsabile area sindacale CNA Territoriale Ancona; Massimiliano Santini, direttore CNA Territoriale Ancona

ANCONA – Tutti liberi dalle tasse. La CNA Ancona festeggia oggi (4 agosto) con gli imprenditori il Tax Free Day, il giorno in cui l’imprenditore può cominciare a destinare i guadagni aziendali all’impresa e alla propria famiglia perché ha finalmente finito di pagare il fisco italiano.

Ogni anno la Cna calcola il Total Tax Rate (Ttr) delle piccole e medie imprese, da cui si ricava appunto il giorno “della liberazione”. Uno dei paradossi di questa giornata è che proprio per l’alta e variegata pressione fiscale locale, ogni città ha il suo Tax Free Day. Dai dati dell’indagine condotta su tutto il territorio nazionale dall’Osservatorio Cna sulla tassazione locale, emerge che il 2017 a livello nazionale si chiude con un Ttr pari a 61,2%, con un aumento dello 0,3% rispetto al 2016 (60,9%). Sul territorio italiano, quindi, il Tax Free Day è fissato per il 10 agosto.

La città di Ancona, così come accaduto nel 2016, festeggia invece il suo Tax Free Day oggi, in anticipo rispetto alla media nazionale. Il total tax rate, ovvero il carico fiscale complessivo per le imprese, ad Ancona si posiziona al 59,4%. Un’imposizione fiscale che pone il capoluogo dorico al 45esimo posto tra le 135 città prese a riferimento nella classifica nazionale. Rispetto al 2016 Ancona peggiora leggermente, registrando un più 0,3%. Un aumento che deriva in gran parte dai contributi per IVS (Invalidità, Vecchiaia, Superstiti), che passano da 10.891 a 11.103. Nell’ambito dell’area vasta di Ancona, l’indagine Cna pone la città dorica al centro classifica: in primo piano abbiamo Falconara con il 62,5%, poi Ancona con un 59,4%, ed infine Osimo con il 58,4%. Al contrario, a livello regionale, tra le città capoluogo, Ancona si pone al quarto posto tra i 6 capoluoghi: Pesaro si attesta al 62,5%, Urbino al 61,7%, Macerata al 61,5%, Ancona al 59,4%, Fermo a pari merito con Ascoli al 59,2%.

A rilevarlo il Rapporto 2017 dell’Osservatorio permanente CNA sulla tassazione delle Pmi (www.taxfreeday.it), che analizza l’andamento della tassazione sulle piccole imprese in 135 città italiane, tra i quali tutti i capoluoghi di provincia. Protagoniste le aziende con un laboratorio artigiano di 350 mq e un negozio di 175 mq, con 4 operai più un impiegato, con ricavi pari a 431mila euro e 50mila euro di reddito. Ad Ancona nel 2017 il reddito disponibile dell’azienda presa in esame equivale a 20.314 euro. Il tax Free Day è il 4 agosto e in un anno per 217 giorni le aziende lavorano per pagare le tasse, mentre nei restanti 148 guadagnano per l’azienda e la famiglia.

Tassazione ancor più elevata per Falconara che si piazza al 93esimo posto nella classifica. Il Ttr si posiziona al 62,5%, e il reddito disponibile dell’azienda nel 2017 è di 18.751 euro. Il tax Free Day sarà il 15 agosto e gli imprenditori lavorano 228 giorni per pagare le tasse, mentre i restanti 137 sono per i guadagni personali. Meglio Osimo che si trova al 31esimo posto nella classifica, con il Ttr pari a 58,4%. Il Tax Free Day è stato il 31 luglio e il reddito disponibile dell’azienda presa in esame è pari a 20.821 euro. Nel 2017 l’impresa per 213 paga i contributi, mentre 152 giorni sono per i consumi personali.

«Ancona ha un andamento migliore rispetto ad altri comuni – commenta Andrea Cantori, segretario CNA Area Vasta Ancona – ma il carico fiscale è comunque alto e la tassazione è uno dei problemi principali delle imprese». «Anche se ad Ancona il Ttr nel 2011 era del 60,2% e nel 2017 è diminuito ed è pari al 59,4% – sottolinea Marzio Sorrentino, responsabile area sindacale CNA Territoriale Ancona – la tassazione rimane elevata. A fine settembre incontreremo i sindaci dei comuni della provincia di Ancona e analizzeremo insieme le singole voci per capire cosa poter fare a livello locale».

«Parlo in veste di artigiana – dichiara Loredana Giacomini, presidente CNA Ancona – ed è difficilissimo andare avanti. Le aziende che vanno meglio sono quelle che non guadagnano e non perdono. Ogni giorno abbiamo qualcosa da pagare, non è possibile andare avanti in questo modo. È auspicabile che le imprese in futuro abbiano una tassa unica, come accade in altri paesi».«La tassazione è elevata – dichiara Massimiliano Santini, direttore CNA Territoriale Ancona – e la principale criticità delle imprese oggi è la soffocante cappa burocratica. Finalmente oggi è arrivato il giorno della liberazione dalle tasse e stiamo lavorando affinché il giorno futuro del Tax Free Day ad Ancona sia il 25 aprile, festa della liberazione del nostro paese, in modo che gli imprenditori abbiano più risorse da destinare all’azienda e alla propria famiglia».

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