Ancona-Osimo

Giuseppe Conte ad Ancona: «Qui corriamo da soli, garanzia di serietà e responsabilità»

Bagno di folla a piazza Roma per l'ex premier e presidente del Movimento Cinque Stelle: «Questo Governo alimenta la guerra contro i poveri»

Giuseppe Conte a piazza Roma

ANCONA – Folla di cittadini e di sostenitori, ieri mattina 7 maggio a piazza Roma, per l’arrivo di Giuseppe Conte, presidente del Movimento Cinque Stelle. L’ex premier è giunto ad Ancona per sostenere la candidatura a sindaco di Enrico Sparapani, ma l’occasione è stata propizia per parlare anche di altro, come della convocazione della premier Giorgia Meloni per discutere di riforme costituzionali: «Non è la prima volta che si tenta una stagione di riforme costituzionali, ovviamente noi andremo ad ascoltare, ma abbiamo delle idee molto chiare – ha spiegato Giuseppe Conte –. Riteniamo di portare un contributo su come migliorare l’efficienza dell’azione di governo. Ci sono alcune disfunzioni che ormai abbiamo rilevato da tempo. Se invece si vuole stravolgere l’assetto costituzionale chiaramente non siamo disponibili». Conte è intervenuto anche sulla possibile elezione diretta del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio: «Da questo punto di vista ci siederemo al tavolo per capire, innanzitutto, quali saranno le proposte. Perché mi sembra di capire che ci siano tante opzioni e non ci sia ancora la convergenza su una prospettiva in particolare. Guardando in giro per il mondo i vari sistemi, l’elezione diretta non è risolutiva della stabilità per esempio degli assetti di governo».

Elly Schlein sembra aver offerto ai Cinque Stelle un’importante apertura su alcuni temi come salario minimo e sanità, ecco il giudizio di Giuseppe Conte: «Ci fa piacere che il Pd per il salario minimo sia convinto quanto noi, una battaglia che noi stiamo facendo da dieci anni con proposte concrete presentate al Parlamento. Confidiamo ci possa essere finalmente quella convergenza necessaria per raccogliere i voti sufficienti. Questo vale anche per le nostre altre battaglie, ad esempio quella per la riduzione del tempo di lavoro a parità salariale, la lotta contro il precariato». Giuseppe Conte è quindi passato a commentare la scelta per le prossime elezioni comunali ad Ancona:  «Ci sono tante ragioni territoriali che influenzano le nostre scelte. La prima è sicuramente quella di poter presentare sempre un progetto coerente, solido, concreto e utile per la cittadinanza. Delle volte non è possibile farlo in coalizione e in questo caso noi andiamo da soli, qui ad Ancona, perché non ci sono stati i presupposti. E’ garanzia anche della nostra serietà e della nostra responsabilità. Se non possiamo offrire un progetto che sia assolutamente coerente con i nostri principi e i nostri valori, un progetto che riteniamo utile alla cittadinanza, non ci accomodiamo a compromessi».

Conte ha concluso sul reddito di cittadinanza: «Questo Governo ha fatto di tutto per demonizzarlo e poi, paradossalmente, con il decreto del primo maggio lo consolida, fermo restando che si diverte a recuperare un miliardo e mezzo sulla pelle di persone che per definizione vengono definite in povertà assoluta. Alla fine ha dovuto dare un contentino ma è stato contraddittorio rispetto a una guerra contro la povertà e i poveri che questo Governo ha alimentato in prima persona. Questo Governo non crea occupazione, non c’è nessuna misura che la crei, di contro però non crea neanche corsi di riqualificazione, di cui abbiamo bisogno. Fare cassa per un miliardo e mezzo non serve a nulla, soprattutto se lo si fa sulle spalle delle persone che sono in difficoltà».

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