Ancona-Osimo

«Giovani che parlano ai giovani», così la Croce Rossa di Ancona scende in piazza contro l’eccesso di alcol e droga

L'iniziativa vanta la collaborazione con il comando di polizia locale di via dell'Industria. I giovani del comitato di Ancona della Croce Rossa Italiana, tra l'altro, verranno premiati domani (4 maggio), giorno della festa del santo patrono

Croce rossa italiana in piazza, ad Ancona

ANCONA – ˈNo alcol, no drugs, no crushˈ: Croce Rossa Italiana in piazza per sensibilizzare i cittadini. In tanti, in questi giorni, hanno notato un dispiegamento di mezzi in piazza Cavour. Il progetto, in collaborazione con la polizia locale di via dell’Industria, è mirato a educare e sensibilizzare i giovani sulle conseguenze del consumo eccessivo di alcol e droghe.

«I giovani che parlano ai giovani, che è più efficace dell’anziano che parla ai giovani». Lo dice senza mezzi termini Gianni Barca, presidente del Comitato di Ancona della Croce Rossa Italiana. «L’iniziativa – spiega il presidente – nasce da un progetto che veniva portato avanti dalla polizia locale, che ci ha coinvolto in questa attività. Noi – prosegue – abbiamo puntato molto sul linguaggio tra giovani. In piazza, se fate un giro tra i nostri stand, ci sono solo ragazzi e ragazze».

Nei gazebo della Cri (acronimo di Croce Rossa Italiana, ndr), è possibile toccare con mano gli effetti degli abusi: degli occhiali particolari permettono di capire come il nostro corpo risponde agli eccessi di alcol e droghe. Un progetto che non si fermerà ma che «continuerà».

Dal primo maggio fino a domani (4 maggio), dalle 9 alle 19, i giovani del comitato di Ancona della Croce Rossa faranno dimostrazioni volte a rafforzare la consapevolezza sugli effetti di quanto detto. Tra l’altro, proprio il 4 maggio – giorno del patrono di Ancona, San Ciriaco – i giovani Cri riceveranno la civica benemerenza con la seguente motivazione: «Particolarmente attivi e disposti al sacrificio, i giovani volontari Cri sono impegnati in una pluralità di ambiti, dalla lotta alla devianza giovanile, alla cura dell’ambiente, alla promozione di sani stili di vita alla sicurezza stradale, alla cultura della non violenza, all’integrazione sociale e altro ancora».

Soddisfatto il presidente dorico, che ha da sempre scommesso nel ruolo dei ragazzi, che siano adolescenti o giovani adulti. Lui, Gianni Barca, ci crede davvero: «Non tutti devono necessariamente salire su un’ambulanza – commenta – Abbiamo tante aree in cui è possibile prestare il proprio servizio. Pensi che la persona più giovane che abbiamo nel gruppo ha 14 anni. La civica benemerenza ai miei ragazzi? Beh, per me è una grande emozione».

Giovani che non si tirano indietro di fronte alle sfide della vita: una divisa rossa, la loro, e delle braccia tese nei momenti più duri: «Loro c’erano durante il terremoto, o nel periodo dell’emergenza migranti. Sapere che rinunciano a divertirsi, a fare serata o ad andare a ballare per mettersi al servizio degli altri, mi riempie il cuore di gioia».

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