Ancona-Osimo

Giornata internazionale del volontariato: difficoltà e nuovi servizi durante la pandemia

Bucchi (Csv Marche): «Le associazioni hanno trovato modalità nuove per continuare a svolgere le proprie attività, anche utilizzando strumenti di comunicazione a distanza»

Consegna spesa a domicilio

ANCONA – Un cuore blu. Da postare sui social, da attaccare sui muri e perfino da disegnare sulle mascherine. È il simbolo scelto per la Giornata internazionale del volontariato 2020, la ricorrenza voluta dall’Onu per il 5 dicembre e giunta alla 35esima edizione. Insieme al simbolo, l’Unv – il programma delle Nazioni Unite istituito in seguito alla risoluzione del 1985 – ha diffuso come sempre anche il tema della Giornata, che quest’anno non poteva che essere legato alla pandemia. «Nei mesi scorsi, – scrive l’Unv, – mentre il Covid-19 imperversava nel mondo, i volontari sono stati in prima linea nelle risposte mediche, comunitarie e sociali».

È per questo motivo che l’Unv ha deciso di impostare la campagna che culmina oggi, 5 dicembre, non solo sul ringraziamento, ma anche sul «mettere in luce le difficoltà e i bisogni dei volontari durante la pandemia: mostrando il loro impatto sulle comunità durante la crisi vogliamo raggiungere tutti gli angoli del pianeta con il messaggio che “Insieme possiamo, con il volontariato”».

Simone Bucchi

«In una prima fase – spiega Simone Bucchi, presidente Csv Marche – molte associazioni sono state estremamente sollecitate, in particolare quelle che si occupano di emergenza sanitaria (es. trasporto sanitario) e che collaborano con gli ospedali e i servizi sanitari, mentre tante altre associazioni sono state disorientate dalla difficoltà degli spostamenti e dal fatto che alcuni obiettivi che avevano si sono un po’ persi durante l’emergenza. Poi, con il lockdown, queste associazioni hanno trovato altri modi per essere attive e si sono rese disponibili ad aiutare le persone chiuse a casa, che magari non potevano andare a fare la spesa. Molte associazioni, quindi, hanno portato avanti attività di supporto alle famiglie, in particolare verso quelle più in difficoltà».

«Oggi invece la situazione è molto cambiata – continua Bucchi – e ognuno ha trovato modalità nuove per continuare a svolgere le proprie attività, anche utilizzando strumenti di comunicazione a distanza. Ad esempio le attività di ginnastica dolce per anziani non sono più svolte in presenza, ma a distanza. Si sono anche attivati percorsi per insegnare alle persone l’utilizzo degli strumenti di comunicazione, penso agli smartphone per gli anziani. Durante questa pandemia, dunque, abbiamo trovato nuove modalità di relazione e tante persone si sono avvicinate al mondo del volontariato».

«Alcuni servizi, presenti prima del covid, – racconta Cinzia Verdenelli, responsabile della progettazione Anteas Marche – sono rimasti attivi durante l’emergenza in alcune zone delle Marche, tra cui Macerata. Mi riferisco alla consegna a domicilio dei farmaci e della spesa. In altre zone, tra cui Falconara, il servizio di consegna dei farmaci è invece stato avviato dopo il mese di maggio. Ad Ascoli Piceno, in questi giorni, partirà il servizio di consegna di spesa e farmaci. A Serra de’ Conti diverse famiglie sono state seguite per la spesa ed è ripreso il servizio di trasporto ai luoghi di cura che facciamo anche in altre zone, come Macerata e Senigallia».

Cinzia Verdenelli spiega che «all’inizio, una delle maggiori difficoltà è stata quella di reperire i volontari. Poi li abbiamo formati e, rispettando i protocolli anti-covid, è stato possibile continuare ad effettuare i servizi in sicurezza. Le richieste sono aumentate in questo periodo, tant’è che vero che alcuni servizi sono stati implementati per i bisogni nuovi che sono nati e abbiamo attivato le ragazze del servizio civile attraverso l’apertura di una pagina Fb (Anteas Marche) e un servizio di ascolto telefonico per dare un sollievo alle persone fragili e sole».

Per altre attività, ad esempio quelle rivolte ai malati di Alzheimer, «abbiamo dovuto invece rivedere le modalità, essendo soggetti fragili. Abbiamo fornito loro un supporto psicologico telefonico e poi li abbiamo fatti incontrare attraverso le piattaforme, con incontri online. A Falconara, ad aprile, abbiamo anche organizzato il Caffè Alzheimer online». Inoltre «abbiamo attivato il sostegno psicologico in tutte le nostre 14 strutture marchigiane, sia rivolto al gruppo dei volontari che alle persone che usufruiscono dei nostri servizi. Attivati anche gruppi WhatsApp per i volontari e corsi per imparare l’utilizzo degli strumenti tecnologici, in modo da rimanere in contatto».

In occasione della 35esima edizione della Giornata internazionale del volontariato, oggi pomeriggio alle ore 15, il CSV Marche con il Forum regionale del Terzo settore saranno protagonisti di una trasmissione tv, realizzata in collaborazione con l’emittente èTV Marche, che andrà in onda sul canale 12 del DTT. Un talk show, con diversi ospiti, sull’impegno del volontariato marchigiano nei momenti più difficili della pandemia e sulle sfide del futuro, per la “ricostruzione” post-covid19 e non solo. Interverranno, tra gli altri, il presidente CSV Marche Simone Bucchi e l’assessore regionale Giorgia Latini.

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