Ancona-Osimo

Giornata contro lo spreco alimentare. Coldiretti: «Riflettere sulle disparità sociali»

In questi giorni da parte dell'ente sono in distribuzione in tutte le Marche circa 3.500 chili di cibo. Si tratta di pacchi solidali che contengono pasta, olio extravergine di oliva, formaggi, salumi e altri prodotti

poveri

ANCONA – La Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare (venerdì 5 febbraio) è anche occasione per riflettere sulle disparità sociali che vedono da una parte circa 27 chili pro capite di cibo gettato e dall’altra le 60mila persone indigenti, secondo gli ultimi dati Fead (Fondo di aiuti europei agli indigenti). Situazioni di difficoltà che si sono ulteriormente acuite a causa dell’emergenza sanitaria. 

«Fra i nuovi poveri – precisa Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per covid».

Coldiretti e Campagna Amica non hanno mai smesso di aiutare queste famiglie in difficoltà attraverso una serie di iniziative benefiche come la Spesa sospesa o le donazioni dirette. In questi giorni sono in distribuzione in tutte le province circa 3.500 chili di cibo di alta qualità Made in Italy. Pacchi solidali che contengono pasta, olio extravergine di oliva, formaggi, salumi, latte, passata di pomodoro e legumi. La consegna fa seguito alla prima trance da oltre 2000 chili di pacchi solidali consegnati prima di Natale. Dall’inizio della pandemia ad oggi Coldiretti, attraverso le sue Federazioni provinciali e gli uffici di zona, ha anche distribuito 18mila chili di pasta dalla Fondazione Campagna Amica e altri 2500 chili di cibo raccolti con la Spesa sospesa. Senza contare il sostegno ai circhi Madagascar e Universal e allo zoo di Falconara Marittima, stretti tra l’impossibilità di lavorare e il compito quotidiano di assistere i propri animali. 

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