Ancona-Osimo

«Pronto? Sono Gianni Morandi, da Sanremo». Il cantante chiama i figli di Vico e Sulpizi: «Che bel ricordo il brodetto all’anconetana»

L'eterno ragazzo di Monghidoro ha telefonato ai figli degli impresari del rock che lo lanciarono ai tempi d'oro. Valerio Vico: «Probabilmente ci rivedremo presto tutti assieme»

Martina Sulpizi con Gianni Morandi all'Ariston di Sanremo (foto gentilmente concessa dalla Sulvic)

ANCONA – ˈGianni, vieni a mangiare il brodetto all’anconetana come ai vecchi tempi?ˈ. E l’eterno ragazzo telefona ai figli di Mario Vico e Vittorio Sulpizi. È successo venerdì sera (10 febbraio), quando – prima che iniziasse la serata cover del festival di Sanremo – il cantante bolognese, co-conduttore della 73esima edizione della kermesse, ha telefonato a Valerio Vico, figlio di Mario.

Mario Vico e Vittorio Sulpizi sono stati i pionieri sul fronte musicale nazionale di un mestiere che prima non esisteva: quello di impresario. E hanno per di più curato gli interessi di star internazionali, come lo stesso Gianni Morandi. Ora, è la nuova generazione Sulpizi e Vico a portare avanti il lavoro dei due impresari del rock. Lo fanno attraverso l’associazione culturale Sulvic, che ha sede ad Ancona.

Martina Sulpizi con Gianni Morandi (foto Sulvic)

«Pronto? Sono Gianni, chiamo da Sanremo». Queste le parole di Gianni Morandi appena Valerio ha risposto alla chiamata. Morandi voleva infatti ringraziare la Sulvic per l’invito che gli aveva riservato. A portare una lettera al cantante di Monghidoro è stata Martina Sulpizi, nipote di Vittorio, impegnata nella città dei fiori col gioco del FantaSanremo.

«Ho visto il messaggio che mi avete mandato – ha proseguito al cellulare Morandi –. Mi avete invitato a cena a mangiare il brodetto come ai bei tempi». Difatti, i due impresari, che lanciarono il giovane Morandi, lo portavano a mangiare tra Ancona e Porto Recanati. «Guardate – ha proposto l’artista – io verrò ad Ancona il 25 marzo, per il mio concerto, e mi farebbe davvero molto piacere stare insieme».

«Venite da me in camerino e facciamo volentieri due chiacchiere, ma il brodetto un’altra volta – ha declinato Morandi – perché non ce la faccio a venire a cena dopo il concerto: si fa troppo tardi e preferirei rientrare da me. Mi raccomando non abbiatene a male, ci tengo davvero».

Una telefonata di una 15ina di minuti che ripercorre lo stesso Valerio: «A sorprendermi, è stato il fatto che Gianni abbia telefonato in un momento clou per il festival. Quella di venerdì, per i conduttori, è stata una delle giornate frenetiche, ma nonostante ciò lui ha trovato il tempo per chiamarci».

Un giovane Morandi coi figli degli impresari del rock, Vico e Sulpizi

Alla fine, Vico ha fatto i complimenti a Morandi per lo stile di conduzione del festival e per le sue performance con Albano e Massimo Ranieri e il giovane Sangiovanni, con cui ha cantato ˈFatti mandare dalla mamma a prendere il latteˈ.

Un singolo, questo, che ha di nuovo stupito tutti, dopo 60 anni di storia. I due, al telefono, hanno riso e scherzato ricordando i vecchi tempi, fatti di emozioni e autografi. Perché la storia della musica italiana è davvero passata da Ancona.

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