Ancona-Osimo

Ancona, Ghost Jobs: chiuse le indagini su Bonci e gli imprenditori

Le indagini hanno confermato i reati contestati per gli imputati finiti in manette il 7 novembre scorso. Bonci è accusato di corruzione aggravata in alcuni appalti pubblici del Comune finiti nel mirino della polizia

ANCONA – Concluso il filone di indagini dell’inchiesta Ghost Jobs relativo al geometra del Comune di Ancona Simone Bonci, accusato di corruzione in alcuni appalti pubblici dell’ente, così come 4 imprenditori finiti in manette insieme a lui. Il provvedimento è stato notificato nella giornata di oggi. Il geometra e gli imprenditori, arrestati il 7 novembre scorso, sono tutti ai domiciliari.

«Le indagini hanno confermato i reati inizialmente contestati con l’applicazione della misure cautelare», spiega l’avvocato Lorenza Marasca, legale difensore con il collega Riccardo Leonardi del geometra Bonci.

Bonci è accusato di corruzione aggravata in alcuni appalti pubblici del Comune finiti nel mirino della polizia, fra i quali figurano anche quelli dei laghetti del Passetto. Il geometra, che prestava servizio ai Lavori Pubblici, avrebbe pilotato alcuni appalti in modo da favorire un cartello di imprese “amiche” in cambio di regali dagli imprenditori finiti ai domiciliari ai quali avrebbe “pagato” lavori eseguiti solo parzialmente o addirittura mai completati.

Nell’inchiesta Ghost Jobs ci sono complessivamente 35 persone indagate, fra le quali, oltre al geometra e ai 4 imprenditori, figurano anche altri dipendenti e dirigenti dell’ente e un assessore che però non è accusato di corruzione. Per gli altri indagati l’accusa è quella di abuso d’ufficio, falso materiale e ideologico in atto pubblico, turbata libertà degli incanti e truffa aggravata.

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