Ancona-Osimo

Gambacorta (M5S): «Conerobus non paga i ragazzi di Atlante»

La consigliera pentestellata sottolinea la «situazione economica della società di trasporto pubblico che è in sofferenza. Frutto avvelenato di chi ci governa che non ha saputo affrontare nei tempi e nei modi problemi che richiedono interventi strutturali»

Mezzi Conerobus

ANCONA – Casse vuote o quasi per la società di trasporto pubblico. «Una situazione disastrosa – denuncia Maria Ausilia Gambacorta, consigliera M5S – che si ripercuote sui dipendenti e anche sui soci della cooperativa Atlante (persone con qualche disabilità e ragazzi a borsa lavoro) che hanno in appalto alcuni servizi complementari. Di fatto la Conerobus da circa sei mesi non pagherebbe la Coop. Atlante che oggi non ce la fa più. Il presidente della cooperativa è stato chiaro con i soci nel dire che il prossimo mese rischiano di non prendere neppure metà stipendio. Forse metà stipendio a giugno e poi per luglio? Come se non bastasse sembra che Equitalia abbia bloccato direttamente alla fonte i crediti della coop. Atlante per le multe e altro non pagato. Ed ancora sembra che la Conerobus abbia contratto un mutuo per pagare gli autisti, così almeno ha affermato il presidente della cooperativa Atlante ai soci per far capire loro quanto sarà difficile incassare il saldo dei servizi resi dalla partecipata del Comune di Ancona.

Maria Ausilia Gambacorta, consigliera M5S

Mi domando come sia possibile. Eppure non è un fulmine a ciel sereno. Da tempo si sa che la situazione economica della società di trasporto pubblico è in sofferenza. Ma il Comune e la Regione stanno ancora una volta a guardare, con il rischio che saltino corse e che il servizio non venga più garantito come si dovrebbe. Ma è questo che si merita Ancona, la città capoluogo. Purtroppo è il frutto avvelenato di chi ci governa che forse non ha saputo affrontare nei tempi e nei modi dovuti problemi che richiedono interventi strutturali. Adesso questo poco importa. Ci sono dei ragazzi che con difficoltà cercano di reinserirsi nel modo del lavoro avvalendosi di una cooperativa sociale, che fanno affidamento nella regolarità degli stipendi per pagare l’affitto e vivere. Ricordo che l’assessore Simonella aveva detto che la Conerobus era un gioiellino e non è accettabile che una partecipata del Comune trasli su questi ragazzi la propria inefficienza».

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