Ancona-Osimo

Galleria Dorica: la sindaca Mancinelli ordina la pulizia del ballatoio

Addio alle inferriate arrugginite e ai vecchi impianti sul ballatoio del salotto buono della città. Il sindaco Valeria Mancinelli ha firmato un’ordinanza e la ditta avrà 30 giorni di tempo per effettuare i lavori di miglioramento della struttura

Le inferriate arrugginite e i vecchi impianti sul ballatoio della Galleria Dorica

ANCONA – Da emblema della belle époque anconetana a simbolo di abbandono e di crisi. L’Amministrazione sfida il degrado della Galleria Dorica con un’ordinanza del Sindaco e con una convenzione che tornerà a disciplinare l’uso degli spazi privati ad uso pubblico.

Un vecchio impianto sul ballatoio della Galleria Dorica

Se si accede da corso Garibaldi il benvenuto lo dà un ballatoio arrugginito sopra l’ingresso della galleria. Il sindaco Valeria Mancinelli ha così firmato il 31 agosto un’ordinanza nei confronti della ditta lale e Calendari che ha in carico l’amministrazione del palazzo che sorge sopra la Galleria, affinché rimuova «tutte le macchine esterne degli impianti che si ergono sul ballatoio di primo livello del portico di accesso alla galleria, e ripari gli elementi decorativi».

La ditta avrà 30 giorni di tempo per effettuare i lavori di miglioramento della struttura che si affaccia su corso Garibaldi, al civico 91. Addio, dunque, alle inferriate arrugginite e ai vecchi impianti sul ballatoio. In caso di mancata esecuzione dei lavori, sarà il Comune a intervenire in via sostitutiva, rivalendosi poi sulla proprietà.

Pierpaolo Sediari, vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Centro Storico, Commercio (Foto: Comune di Ancona)

«Questa ordinanza rientra nel progetto di riqualificazione della galleria – spiega il vicesindaco Pierpaolo Sediari – e più in generale del centro storico. I responsabili del condominio dovranno entro 30 giorni, a proprie spese, pulire l’area e adeguare il prospetto di corso Garibaldi dell’immobile ai valori estetici e ambientali caratteristici del centro storico cittadino». Oltre all’ordinanza, esiste infatti un «regolamento edilizio comunale nella parte in cui stabilisce che le costruzioni di qualsiasi tipo (pubbliche o private) debbono essere progettate e mantenute in ordine e in buono stato di conservazione in ogni loro parte, e che in caso di mancato rispetto di queste condizioni i proprietari debbono provvedere alle opportune riparazioni nel termine di tempo fissato dal Sindaco, trascorso il quale quest’ultimo dispone l’esecuzione dei lavori d’ufficio a spese degli interessati».

Lavori urgenti, dunque, quelli richiesti dal Comune per uno dei simboli del centro storico, un tempo elegante spazio al coperto, progettato nel 1956 dall’architetto Emilio Ambron su tre piani. Non solo. Dopo un anno di lavoro portato avanti dagli assessori Pierpaolo Sediari e Paolo Manarini con gli uffici Patrimonio, il Comune ha messo nero su bianco la convezione che tornerà a disciplinare l’uso della galleria. Il primo ok è arrivato dalla Giunta, ma il testo necessita ancora di alcune modifiche prima di essere votato dal consiglio comunale. Dopodiché potrà essere firmato dal Comune e dai tre amministratori del condominio (Galleria Dorica Iale e Candelari, Helios srl e Studio tecnico Lucarini).

La Galleria Dorica

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