Ancona-Osimo

Furti tra Ancona e Macerata, maxi condanna per una banda di albanesi

Sono giudicati colpevoli di una serie di furti, circa una trentina, in abitazione commessi tra Ancona e la Valmusone nel novembre del 2020

La caserma dei carabinieri di Osimo
La caserma dei carabinieri di Osimo

ANCONA – Ammonta a circa 33 anni di carcere la sentenza di ieri pomeriggio (23 febbraio) nei confronti di quattro albanesi, tra 28 e i 42 anni, giudicati colpevoli di una serie di furti, circa una trentina, in abitazione commessi tra Ancona e la Valmusone nel novembre del 2020. Il primo era stato denunciato a Loreto ai danni di un anziano cui erano stati rubati gioielli e soldi per ottomila euro. Poi avevano colpito a Castelfidardo, Camerano e Offagna. I ladri entravano in azione sempre tra le 17 e le 20 praticando un foro alla porta finestra che riuscivano così ad aprire per entrare indisturbati all’interno dell’appartamento. La banda era stata catturata dopo un inseguimento da film da parte dei Carabinieri di Osimo che a Polverigi avevano individuato il suo covo. Secondo la Procura di Ancona, il bottino complessivo in capo alla banda ammonterebbe a circa 200mila euro.

L’inseguimento

A sirene spiegate erano arrivate almeno cinque pattuglie dei carabinieri del Norm di Ancona, assieme ai colleghi di Osimo, per bloccare una Citroen C3 con a bordo quattro albanesi. Era il 26 novembre 2020. In manette era finita la banda ricercata nella vallata del Musone, ma anche nel Maceratese in realtà, per una scia di furti commessi in quel periodo in abitazioni. Per i colpi che i militari attribuirono loro il giorno dell’inseguimento, iniziato a Polverigi e terminato ad Ancona appunto, lungo la strada che arriva in Questura, i quattro erano stati condannati in abbreviato a maggio del 2021. L’operazione di blocco a tenaglia era scatta all’epoca attorno alle 20, quando le auto dei sospettati erano state intercettate in centro. La banda aveva cercato di fuggire resistendo anche con violenza tanto che a supporto erano arrivate anche le pattuglie della polizia. Furto, rapina e resistenza a pubblico ufficiale i reati che furono contestati. Nel processo in corso, ora definito, avevano solo il reato di furto.

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