Ancona-Osimo

Frazioni dimenticate, la protesta arriva a Casine di Paterno: «Quella strada è pericolosa»

Al grido di “Basta degrado, siamo stanchi”, nel piazzale di fronte alla chiesa gli abitanti di Casine di Paterno, Paterno, Gallignano, Montesicuro e Sappanico hanno manifestato esponendo striscioni

La protesta a Casine di Paterno

ANCONA- Frazioni dimenticate, dopo Sappanico e Montesicuro, la protesta cresce e arriva a Casine di Paterno. Le frazioni unite chiedono all’Amministrazione più decoro e sicurezza, più fatti e meno chiacchiere. Al grido di “Basta degrado, siamo stanchi”, nel piazzale di fronte alla chiesa gli abitanti di Casine di Paterno, Paterno, Gallignano, Montesicuro e Sappanico hanno manifestato esponendo striscioni.

Il problema più sentito a Casine di Paterno è la strada principale che attraversa la frazione. Le macchine sfrecciano tutto il giorno ad alta velocità e attraversare diventa molto pericoloso. Alcuni anni fa una donna è morta dopo essere stata investita mentre attraversava la strada per andare dal fornaio. C’è poi un vecchio lavatoio completamente abbandonato e ricoperto da una folta vegetazione. Sono crollate delle macerie e un cartello arrugginito appeso su una staccionata traballante segnala il pericolo. Poco più avanti, sempre sulla strada, c’è una scuola abbandonata. In una delle stanze ora c’è un ambulatorio medico. Le siepi invadono il marciapiede e i pedoni riescono a mala pena a passare. Nella frazione non ci sono servizi igienici.

«È dal 1987 che abito qui e da allora tutto è rimasto uguale – afferma Fortunato Staffolani, abitante Casine di Paterno -. In questa strada macchine e motorini vanno ad altissima velocità, c’è stato anche un morto ma non ha fatto niente nessuno. Doveva essere ripristinato il segnale dei 50 km/h entrando in paese da Agugliano, il sindaco lo aveva promesso invece il cartello non c’è. Noi frazioni siamo abbandonate».

«La situazione a Casine è grave. I soldi del Comune per sistemare via Saline, danneggiata dal passaggio dei tir per raggiungere il cantiere durante la realizzazione della terza corsia dell’A14, sono stati deviati altrove.  È stata asfaltata solo una parte della strada, il resto sono tutte buche – dice Marcello -. E le conseguenze le stiamo pagando da 6-7 anni. Ogni famiglia avrà speso minimo 1.500 euro di manutenzione per le macchine. Chi ce li restituisce? Siamo completamente abbandonati».

Problemi anche a Paterno. «Nelle frazioni non c’è la raccolta differenziata, abbiamo ancora i cassonetti. Paterno è diventata la discarica di tutta la zona- riferisce Ennio Pattarin-. Poi c’è il problema della strada e la chiesa è inagibile».

Essendo cittadini anconetani, gli abitanti delle frazioni chiedono che i soldi destinati alle periferie vengano distribuiti anche tra le frazioni.

«Intensificheremo le manifestazioni, non ci fermeremo» dichiara Fabio Mencarelli, abitante di Sappanico.

Presenti alla manifestazione esponenti di Altra Idea di Città, Movimento 5 Stelle, Fratelli D’Italia, Lega e Sessantacento.

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