Ancona-Osimo

FORM, ad Ancona due capolavori di Haydn e Schubert per la Pasqua Viennese

Umberto Benedetti Michelangeli dirige per la prima volta l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Voce recitante l’attrice Chiara Baschetti. Appuntamento martedì 26 marzo, alle ore 21, al teatro Sperimentale

La FORM, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana
La FORM, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana

ANCONA – Pasqua Viennese è il prossimo programma della FORM che arriva ad Ancona martedì 26 marzo, alle ore 21, al Teatro Sperimentale: Haydn e Schubert ci riportano nel cuore della capitale imperiale austriaca. Il concerto è inserito nell’ambito di Ancona Classica, in collaborazione con Comune di Ancona, Società Amici della Musica “Guido Michelli”, Università Politecnica delle Marche.

Foto ufficio stampa

Sul podio dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, per la prima volta, c’è Umberto Benedetti Michelangeli. Premio Abbiati ricevuto durante il suo proficuo sodalizio con l’Orchestra da camera di Mantova, in veste di direttore principale, Michelangeli ha diretto importanti complessi di istituzioni sinfonico-cameristiche italiane ed europee. Sul palco anche l’attrice Chiara Baschetti, come voce recitante. Volto noto in televisione nel cast di Paradiso delle Signore – dove interpreta Matilde Frigerio di Sant’Erasmo – L’isola di Pietro, insieme a Gianni Morandi, e Blanca, è nelle sale cinematografiche, nel ruolo di Damigella, nel remake dell’omonimo Conversazione con altre donne al fianco di Valentina Lodovini e Francesco Scianna.

Il programma Pasqua Viennese si apre con la Sinfonia n. 8 in si min. D. 759 Incompiuta (sinfonia n. 7) di Franz Schubert, una delle opere più note del compositore austriaco che conduce al cuore della sua poetica, al nucleo di desolazione e confidenza con la morte, tra vagheggiamenti del sogno e della memoria e lo schiudersi improvviso di angosciosi abissi. Non si hanno notizie certe sui motivi per cui il compositore non l’avesse portata a compimento: i primi due movimenti sono completi in tutti i particolari, mentre del terzo resta l’abbozzo dello Scherzo e delle prime battute del Trio.

Segue Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce, Hob:XX:1 (versione per orchestra) di Franz Joseph Haydn, partitura nata nel 1786 dalla richiesta di un canonico di Cadice, nella Spagna meridionale, che desiderava una partitura da eseguirsi durante le cerimonie del Venerdì Santo. La composizione si articola in sette sonate in tempo lento che meditano sulle ultime frasi pronunciate da Cristo sulla croce, precedute da una maestosa introduzione e concluse con un Presto che descrive il terremoto che sconvolse il Calvario come racconta il Vangelo di Matteo. Tra una sonata e l’altra è prevista la lettura di testi che offrono spunti di riflessione su ognuna delle parole di Cristo: per questa esecuzione sono stati scelti scritti di poeti, scrittori e teologi del nostro tempo.

Haydn ha sempre considerato questa partitura come uno dei suoi lavori migliori. I suoi contemporanei riconobbero la grandezza di questa musica che la critica novecentesca definì un’opera fondante un’epoca nuova: quella in cui opererà Ludwig van Beethoven, l’allievo più celebre di Haydn. 

Biglietti da 10 a 18 euro, per gli studenti prezzo speciale a 5 euro. Biglietteria dei Teatri: tel. 071 52525, biglietteria@teatrodellemuse.org

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