Ancona-Osimo

Football americano, Morichi e la nuova vita con i Dolphins Ancona

L'ex giocatore biancoverde, oggi collaboratore tecnico di coach Roberto Rotelli, ha raccontato la sua nuova vita sportiva ricardando alcuni aspetti della sua carriera

Michele Morichi
Michele Morichi, collaboratore dei Dolphins Ancona

ANCONA – C’è una storia che si arricchisce ogni anno di nuove capitoli all’interno dei Dolphins Ancona. E’ quella di Michele Morichi, allenatore dei kicker dopo una carriera entusiasmante che si è chiusa tre anni fa. Da giocatore è stato premiato cinque volte miglior kicker di prima divisione, due italian bowl vinti su cinque giocate, due coppe dei campioni ed una champions league. Oggi, come detto, impreziosisce lo staff tecnico degli anconetani agli ordini del coach ed ex compagno Roberto Rotelli curando la crescita dei nuovi giocatori.

«Mi porto dietro i trofei vinti certamente ma anche e soprattutto tutte le amicizie fatte sul campo e negli spogliatoi che sono rimaste tali anche nella vita. Nei Dolphins – spiega Morichi – non eravamo una squadra in sé, ma un vero gruppo di amici che si frequentavano e si frequentano anche oggi fuori dal campo e che di conseguenza quando si giocava, ognuno dava il massimo per sé e per gli altri. Che poi è quello che sto vedendo fare dai ragazzi delle nostre giovanili. Escono assieme il sabato, si frequentano. Sono molto contento di questo, è la miglior base per proseguire in questo sport. Il football è un gioco di squadra: il miglior singolo, da solo, non va da nessuna parte».

Non mancano, in una carriera costellata da soddisfazioni, anche i rimpianti. «Non aver mai giocato una partita con la nazionale. Solo raduni e stage. Una volta, ad uno di questi raduni, fui messo in competizione con Vito La Fata – ricorda Morichi. Calciammo extra points e soprattutto field goal da ogni distanza. Entrambi ottimi e con le stesse medie realizzative».

Oggi una nuova vita, ma c’è sempre il Football Americano a farne parte: «Mi occupo del magazzino dando una mano agli special team e soprattutto ai kicker di ogni formazione tackle dei Dolphins. Mi piacerebbe essere molto più coinvolto nei coaching staff, avere più fiducia, ma – ammette in conclusione Morichi – che non avrei molto tempo dato che son stato promosso al lavoro ed ho sempre più responsabilità e, dunque, meno tempo libero da dedicare al football».

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