Ancona-Osimo

Il fitness anconetano piange la morte di Gianni Mentrasti

L'istruttore di spinning e corpo libero della Corpus di Ancona ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore dei tanti amici. Era anche amministratore della pagina "Ankon, una città da difendere"

Gianni Mentrasti
Gianni Mentrasti, scomparso all'età di 58 anni

ANCONA- Un fulmine a ciel sereno, scagliato inesorabilmente nei cuori degli sportivi anconetani nella tarda serata di ieri (martedì 23 giugno). Gianni Mentrasti, 58 anni istruttore di spinning e corpo libero alla palestra Corpus di Vallemiano ad Ancona, è venuto a mancare prematuramente (e forse la morte risale addirittura a prima di ieri sera). Un attacco cardiaco probabilmente, in attesa delle conferme da parte dell’autopsia, che lo ha strappato all’affetto dei suoi cari e dei suoi allievi. Uno sportivo a tutto tondo Gianni Mentrasti che, in passato, si era anche cimentato nel ciclismo, nel calcio e nello sci. Raggiungendo sempre ottimi risultati.

«Non è vero, non ci credo, non è giusto», sono le parole del consigliere comunale di FI Daniele Berardinelli. A fargli eco anche l’altro consigliere comunale Stefano Tombolini: «Quando si perde un compagno di viaggio c’è sempre grande tristezza. Abbiamo viaggiato con lui condividendo l’attenzione e l’amore per questa città. Ciao Gianni, buon viaggio». Perchè Mentrasti era anche l’amministratore di “Ankon, una città da difendere“, un gruppo con 650 followers fissi, più una miriade di occasionali, che trattava tutti i temi più caldi della città. Ed era anche un ecologista convinto, attento alla natura e al rispetto dell’ambiente.

Una mancanza grande e incolmabile. La Corpus, la sua casa, dove incitava gli atleti durante i suoi corsi ha voluto rivolgere le condoglianze ad amici e familiari attraverso un post pubblico. Toccante il ricordo anche della titolare del Bar Trattoria Rosso Conero Raffaella Antonucci: «Caro Gianni ci mancherai. I Cappuccini del mattino, le grigliate d’asporto, le gite sul monte con Aperitivo compreso. E le chiacchiere sulla banalità di prendersi troppo sul serio ogni giorno ci regalavamo un pensiero positivo.L’idea ultima di costruire un osservatorio per guardare le stelle nel Campo degli Ulivi qui affianco. Ora sarai tu a osservare noi. E speriamo di farti sorridere. Buon viaggio».

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