Ancona-Osimo

Fibrillazione atriale, a Torrette la tecnologia accorcia tempi e azzera complicanze. Dello Russo: «Risultati molto soddisfacenti»

Il primo intervento è stato eseguito il 4 luglio. La nuova tecnica consente in 30-40 minuti al massimo di eseguire una ablazione, senza rischi per gli organi circostanti

Da sinistra l professori Dello Russo e Natale

ANCONA – La Clinica di Cardiologia e Aritmologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, guidata dal professor Antonio Dello Russo, è tra i primi 5 centri italiani ad aver introdotto in Italia l’elettroporazione (energia pulsata) per l’ablazione selettiva delle cellule del cuore in caso di fibrillazione atriale parossistica, una forma di aritmia cardiaca che colpisce con frequenza la popolazione, comportando una alterazione del ritmo del cuore.

«Si tratta di una tecnologia per l’ablazione più sicura – spiega il professor Dello Russo – che evita danni alle zone sane circostanti al cuore e che consente un intervento più rapido con tempi di recupero più veloci e minor rischio di effetti collaterali».

In pratica, riferisce il primario, noto per aver curato a Torrette diversi ‘vip’ sportivi tra i quali il campione di ciclismo Mario Cipollini, con un intervento della durata massima tra 30 e 40 minuti si riesce ad eseguire una ablazione cardiaca, mentre senza la nuova tecnologia, introdotta all’ospedale regionale di Torrette dai primi di luglio, prima si impiegava un’ora e in altri centri italiani si poteva arrivare anche ad un’ora e mezza – due ore.

Nel dettaglio vengono eseguite 8 applicazioni con corrente a 2mila volt per due secondi ciascuna, riuscendo in 16 secondi a isolare la vena. «È una tecnica molto innovativa – dice il professor Dello Russo – che via via prenderà il posto delle altre metodiche finora utilizzate, andandole a sostituire, in particolar modo della radiofrequenza».

E alla Clinica di Cardiologia e Aritmologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona è già record di interventi, perché se a livello nazionale sono già stati eseguiti 32 interventi, a Torrette ne sono stati eseguiti già 9 dall’equipe del professor Dello Russo.

«Crediamo molto in questa tecnologia – spiega il primario – che sta mostrando risultati molto soddisfacenti. Il primo intervento lo abbiamo eseguito il 4 luglio su una persona di mezza età e dopo appena un giorno dall’intervento è potuta tornare a casa». La tecnica negli altri quattro centri italiani è stata introdotta il 6 luglio, Torrette finora ha eseguito il maggior numero di interventi.

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