Ancona-Osimo

Festa di fine Ramadan: tutti in piazza a festeggiare. L’imam di Ancona: «La gente ha bisogno di valori»

Accanto alle delizie islamiche, anche un banco per tradurre i nomi dei cittadini e scriverli in arabo su dei fogli di carta

Fine Ramadan: la festa ad Ancona

ANCONA – Festa di fine Ramadan: la comunità islamica di Ancona scende in piazza nel nome del dialogo. Una condivisione fatta di dolci e parole, come quelle del presidente della Comunità islamica di Ancona, Mohamed Nour Dachan: «Le piazze devono essere prima di tutto un luogo di cultura, di arte, di sport. Invece, in parte, sono diventate piazze politiche e i religiosi si sono quasi sempre ritirati nei loro luoghi di preghiera».

Il banchetto di ieri (6 maggio) in piazza Roma, con la bandiera italiana, è stato preso d’assalto soprattutto dai più piccoli, desiderosi di provare i dolci tipici dei paesi arabi. «La gente, la società, il popolo – spiega Dachan – hanno bisogno di qualcosa che ricorda loro i valori, che ricorda le cose essenziali per la famiglia, per la società, per la nazione. È molto importante far conoscere la base della Costituzione italiana. Qualcuno pensa che la religione sia in contrasto con la Costituzione, ma la religione – prosegue l’imam – aiuta ad applicare la Costituzione. La religione insegna a non ammazzare, a non rubare, non fare i delinquenti, non spacciare droga o dire menzogne».

E quando parla di religione, il presidente della comunità fa riferimento «a tutte le religioni, perché i principi essenziali – ribadisce – valgono per tutti». Per chi non lo sapesse, il Ramdan è il mese benedetto dei musulmani di tutto il mondo e dura – per l’appunto – un mese lunare, «che può durare o 29 o 30 giorni. E ogni anno si anticipa un po’, perché l’anno lunare è di 10 giorni in meno dell’anno solare e ogni anno si anticipa un pochino».

Accanto alle delizie islamiche, anche un banco per tradurre i nomi dei cittadini e scriverli in arabo su dei fogli di carta: «È con il dialogo, la conoscenza e la condivisione – recita uno dei fogli divulgativi – che si riescono a costruire ponti per creare una comunità unita, solida, che viva nonostante le differenze (che sono una ricchezza) in pace e armonia».

© riproduzione riservata