Per Ferretti Group il 2025 è «l’anno della crescita per acquisizioni». Lo ha detto Alberto Galassi, ceo del gruppo leader mondiale nella progettazione, costruzione e vendita di yacht a motore e da diporto di lusso, con sei centri produttivi in Italia tra cui il cantiere nautico di Ancona e il cantiere di Mondolfo. Durante un incontro con i giornalisti a Milano, Galassi ha fatto sapere che «il 2025 è un anno di opportunità, abbiamo sul tavolo vari dossier», auspicando di chiudere un’operazione «entro il primo semestre» di quest’anno, forte di «125 milioni di cassa e senza debiti con nessuno».
Senza dare troppi dettagli, l’amministratore delegato di Ferretti Group ha aggiunto che ci sarebbero tre dossier riguardanti un business complementare ai due segmenti, Composite yachts e Made-to-measure yachts. Quanto ai risultati per quest’anno, il Ceo vede «una crescita ragionevole. I numeri del primo trimestre sono rassicuranti e ci piacerebbe fare una buona acquisizione entro la fine dell’anno».
Alberto Galassi ha evidenziato la forte crescita della marginalità nel 2024 – con l’Ebitda (una delle principali misure utilizzate per valutare i flussi di cassa delle imprese e lo stato di salute dei conti) che ha superato le previsioni a 190 milioni di euro (+12,3%)- oltre agli ordini record nell’anno.
Tra i punti di forza del gruppo nautico di lusso, quotato a Hong Kong e a Milano, c’è – ha spiegato – la «capacità di vendere in 71 paesi del mondo». L’Europa è in prima linea, seguita dalle Americhe e dal Medio Oriente, mentre l‘Asia Pacifico al momento «non sta funzionando». In particolare, gli Usa «hanno recuperato bene, dopo un congelamento di 6 mesi pre-elettorale», mentre in Medio Oriente c’è stato il boom’ di mercati come Turchia, Oman, Arabia, Qatar, Kuwait ed Emirati.
Quanti ai dazi, «noi non siamo tra i piu’ colpiti», ha detto Galassi, aggiungendo però che «una ricaduta ci sarà», in quanto i clienti del gruppo fanno parte di diversi settori. Ad ogni modo, Ferretti è avvantaggiato dal fatto che «le barche superiori a una certa misura vengono vendute e consegnate in Italia». Inoltre «noi abbiamo una società americana che importa i nostri prodotti. Il che significa che, di fatto, quando vendiamo negli Stati Uniti siamo americani», ha spiegato il Ceo. Tra i punti di forza di Ferretti, inoltre, c’è poi «la capacità di attrarre sempre più giovani», oltre a «vendere libertà e privacy».
Il gruppo produce esclusivamente in Italia, con sei centri produttivi: da quello storico di Sarnico al più recente di Ravenna, insieme ai cantieri di La Spezia, Ancona, Forlì, Mondolfo e Cattolica.