Ancona-Osimo

“Questi fantasmi!” di Eduardo De Filippo in scena al teatro delle Muse

Dal 22 al 25 marzo la Compagnia di Luca De Filippo, diretta ora da Carolina Rosi, porta in scena "Questi fantasmi!", con la regia di Marco Tullio Giordana. Sul palcoscenico un’eccellente gruppo di attori, tra i quali Gianfelice Imparato e Gianni Cannavacciuolo

Nella foto di scena: Massimo De Matteo, Gianfelice Imparato, Carolina Rosi (ph Stefano Fortunati)
Nella foto di scena: Massimo De Matteo, Gianfelice Imparato, Carolina Rosi (ph Stefano Fortunati)

ANCONA – A circa un anno dalla prematura scomparsa di Luca De Filippo, la Elledieffe, la compagnia teatrale che porta il nome del grande attore e regista, oggi diretta da Carolina Rosi, mette in scena il capolavoro eduardiano Questi fantasmi!, in un’edizione affidata a uno dei più rigorosi e autorevoli registi italiani, Marco Tullio Giordana.

Nella foto di scena: Carolina Rosi (ph Stefano Fortunati)
Nella foto di scena: Carolina Rosi (ph Stefano Fortunati)

A 70 anni dalla sua prima assoluta, lo spettacolo andrà in scena al teatro delle Muse, dal 22 al 25 marzo, con Gianfelice Imparato, Carolina Rosi, Massimo Di Matteo, Paola Fulciniti, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Nicola Di Pinto, Viola Forestiero, Giovanni Allocca, Gianni Cannavacciuolo, Carmen Annibale. La produzione è Elledieffe.

Gianfelice Imparato in “Questi fantasmi”

Questi fantasmi!, una delle prime commedie di Eduardo De Filippo ad essere rappresentata all’estero (nel 1955 a Parigi, al Théâtre de la Ville – Sarah Bernhardt), ha raccolto unanimi consensi in tutte le sue diverse edizioni: un successo assoluto ascrivibile allo straordinario meccanismo di un testo che, nel perfetto equilibrio tra comico e tragico, propone uno dei temi centrali della drammaturgia eduardiana: quello della vita messa fra parentesi, sostituita da un’immagine, da un travestimento, da una maschera imposta agli uomini dalle circostanze.

Una storia a tratti farsesca, che racconta la necessità di essere ciechi, di credere senza riserve a una realtà inverosimile, per tutelare se stessi e un ideale di famiglia minato al suo interno. Eduardo si ispirò probabilmente per la sua realizzazione a un episodio di cui fu protagonista suo padre, Eduardo Scarpetta. Racconta infatti quest’ultimo che la sua famiglia, in ristrettezze economiche, fu costretta a lasciare la propria abitazione da un giorno all’altro. Il padre riuscì a trovare in poco tempo una nuova sistemazione, all’apparenza eccezionale, in rapporto all’affitto ridottissimo da pagare. Dopo alcuni giorni si chiarì il mistero: la casa era frequentata da un’impertinente “monaciello”…

Per il ciclo di incontri “L’aperitivo con gli artisti”, la Compagnia incontrerà il pubblico sabato 24 marzo, alle ore 18.30, al musecaffè. Modererà l’incontro il giornalista Francesco Rapaccioni.

 

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