Ancona-Osimo

Sicurezza agenti di Polizia Locale, Ugl chiede dispositivi di protezione e formazione

Il sindacato richiama l'attenzione dell'amministrazione comunale al rispetto della normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Marino: «L'incolumità degli operatori di Polizia Locale e dei cittadini si realizza in modo professionale»

La polizia locale in una foto di repertorio

FALCONARA – Mancata  fornitura dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI “Emergenze”) e di formazione specifica.
È quanto lamenta il sindacato Ugl che richiama l’attenzione dell’amministrazione e chiede il rispetto della normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in una missiva inviata al Prefetto di Ancona e all’ispettorato del lavoro. Richieste che la segreteria regionale del sindacato aveva già inoltrato in seguito ai «fenomeni odorigeni» provenienti dalla raffineria Api e verificatisi a Falconara nell’Aprile 2018 e alle quali, scrive Ugl in una nota, «non si è avuto riscontro».

«Ad oggi l’unico strumento in dotazione al Corpo di Polizia Locale è “l’olfatto” – incalza il sindacato -. Potrebbe sembrare ridicolo ma non lo è». «Come si fa a dare-fare Sicurezza se chi la dovrebbe garantire non lavora (egli stesso) in Sicurezza? Nonostante i molteplici inviti rivolti all’Amministrazione, ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Giova ricordare che la Polizia Locale rappresenta il “Biglietto da Visita” dell’Amministrazione», sottolinea l’Ugl.

«L’incolumità degli operatori di Polizia Locale e dei cittadini si realizza in modo professionale e non mandando allo sbaraglio uomini e donne in divisa senza strumenti e formazione», conclude il segretario regionale, Vincenzo Marino.

 

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